Bitcoin e oro sempre più simili agli occhi degli investitori

Contenuto tratto da un articolo di ITforum

Bitcoin o oro in portafoglio?

I Bitcoin stanno contendendo all’oro la funzione di “bene rifugio”? Nonostante quotazioni che a molti sembrano la chiara evidenza di una bolla speculativa la domanda continua a circolare. Partiamo da qualche dato: secondo il World Gold Council, il terzo trimestre del 2018 ha visto un calo del 9% della domanda di oro rispetto allo stesso periodo del 2016, nonostante che la domanda di fondi negoziati in borsa con oro (Etf) sia cresciuta di 18,9 tonnellate. La domanda globale di oro è così scivolata al livello più basso dal terzo trimestre 2009.

Investitori emergenti cercano protezione

Sorge perciò spontanea una domanda: gli investitori stanno aggiungendo Bitcoin o anche altre valute digitali ai loro portafogli al posto del classico bene rifugio rappresentato dall’oro? In effetti, diversi analisti vedono il recente aumento della domanda di Bitcoin come una conferma del fatto che gli investitori di paesi in via di sviluppo stiano cercano di proteggersi contro parecchi rischi finanziari che si intravedono riguardo alle loro valute.

In Venezuela adorano i Bitcoin

Un esempio per tutti è l’iperinflazione in Venezuela, dove a causa della crisi politica e del collasso economico, la domanda di criptovalute è aumentata vertiginosamente. Un rapporto di Bloomberg ha rilevato che a giugno il volume del trading Bitcoin (Bitcoin e oro) in Venezuela è salito a 1,3 milioni di dollari, circa il doppio rispetto a due mesi prima. Sono anche emersi resoconti di come i venezuelani stiano sfruttando i costi dell’elettricità, fortemente sovvenzionati nel paese, per estrarre Bitcoin.

L’oro brilla meno di un tempo

Tornando all’oro, sappiamo quanto tenda a funzionare come bene rifugio in occasione di incertezza politica, cioè per eventi come la Brexit, la presidenza Trump e il crollo della borsa cinese. Ora invece un coro di analisti sta suggerendo che le proprietà di rifugio sicuro dei Bitcoin stanno erodendo la domanda globale dei classici metalli preziosi.

Quadro tecnico molto istruttivo

Dal punto di vista tecnico, l’oro quest’anno ha “regalato” un grafico molto istruttivo: per tre volte ha cambiato inclinazione di ascesa e ora, se le quotazioni dovessero scendere sotto 1.240 dollari potrebbe innescarsi un ulteriore calo dei prezzi. Attenzione alla riunione della Federal Reserve di mercoledì e soprattutto monitoriamo gli indici Dow Jones e S&P 500 che hanno un evidente correlazione con l’oro.

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