Bitcoin e truffe: occhio alle proposte che vi arrivano via mail

Esplode la Bitcoin-mania

Non so a voi, ma da qualche tempo nella mia casella di posta elettronica si accumulano mail, non sollecitate, di intermediari finanziari o sedicenti tali che mi decantano le virtù di un investimento in Bitcoin. Investimento che effettivamente se fosse stato proposto e sottoscritto il primo gennaio di quest’anno, quando la criptavaluta chiuse a 997,68 dollari, avrebbe reso, col Bitcoin che in queste ore scambia a 17.445,79 dollari, la bellezza del 1.648,6%.

E’ davvero un investimento?

Il problema è che al momento banchieri, economisti e trader non sono neppure sicuri di poter definire quello in Bitcoin un vero e proprio “investimento” e non semplicemente una scommessa, dato che per poter essere definito “investimento” occorrerebbe potersi basare su dati e stime condivise e attendibili circa il valore della criptovaluta, non solo sul fatto che la domanda supera di gran lunga l’offerta in questo momento.

13.000 euro “garantiti”

Non solo: l’ultima mail che mi suggerisce questo investimento recita testuale: “sfrutta anche tu il successo dei Bitcoin e guadagna 13.000 euro garantiti in sole 24 ore!”, ribadendo per chi non avesse compreso bene, alla riga successiva: “13.000 euro garantiti in 24 ore esatte”. Per quanto ne so dopo anni di lavoro come gestore patrimoniale prima e analista finanziario poi, non è possibile dare questo tipo di garanzia, come non è possibile predire il futuro (in particolare le performance che saranno registrate da un investimento) basandosi sul passato (l’andamento dei prezzi finora).

Attenti a Bitcoin Code

Si tratta dunque di una truffa? Sì, visto che nella mail si fa riferimento ad un Bitcoin Code che ruoterebbe attorno a un robot di trading automatico. Peccato che Bitcoin Code non sia in alcun modo un broker autorizzato e pertanto il deposito che viene richiesto a chiunque si fidi della mail rischi di essere il primo e l’ultimo, potendo la società dietro questa attività di marketing molto “aggressiva” fare ciò che vuole dei soldi spontaneamente depositati sui suoi conti. Almeno sinché la Consob o la magistratura non decideranno di intervenire.

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