Made in Italy: Cova sbarca anche a Dubai

Lvmh supporta crescita Cova

Non si può certo dire che Lvmh, il colosso del lusso francese, non ami l’Italia e le sue migliori tradizioni nel campo enogastronomico e della ristorazione. Dopo aver rilevato nel 2013 la maggioranza dello storico bar Cova e il relativo marchio dalla famiglia Faccioli (rimasta socia al 20%), per una cifra mai ufficializzata ma che dovrebbe essere stata attorno ai 33 milioni di euro, una ventina in più di quanto precedentemente offerto da Prada, Louis Vuitton-Moet Hennessy ha iniziato a potenziare il brand all’estero.

Prossima apertura a Dubai

Presente fin dal 1994 a Hong Kong, Cova è così sbarcato anche a Monte Carlo (dallo scorso settembre, con Flavio Briatore come partner) oltre che in Asia (Cina, Taiwan e Giappone) e a breve in Medio Oriente. A gennaio, infatti, Cova aprirà il suo primo punto vendita a Dubai, in occasione dell’estensione della Fashion Avenue del Dubai Mall.

Salgono a 27 i bar aperti nel mondo

Con la nuova apertura a Dubai Cova e i suoi prodotti, tra cui il celebre panettone artigianale glassato, sono ormai presenti con 27 punti vendita nel mondo e, come sottolinea in una nota la Ceo, Paola Faccioli, puntano ora a diventare “ambasciatori del made in Italy in Medio Oriente”. Tempi più lunghi, invece, per la crescita nella vecchia Europa: Bernard Arnault vuole fare le cose per bene.

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