Fuga dai Bitcoin da parte dei criminali del web

Cresce la domanda di Monero

I Bitcoin non brillano più come poche settimane fa, almeno agli occhi di alcuni dei loro primi utilizzatori, i criminali del web. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg nelle ultime settimane si è notata una crescente domanda di altre criptovalute come i Monero, gli Ethereum e gli Zcash utilizzate da chi tenta estorsioni online chiedendo alle vittime di attacchi “ransomware” il pagamento di una somma in cambio dello sblocco del computer.

Criptovalute utilizzate dagli hacker

Lo scorso 18 dicembre alcuni hacker criminali hanno attaccato oltre 190 mila siti wordpress per un’ora, per utilizzarli allo scopo di produrre Monero secondo un report di Wordfence. La criptovaluta sembra essere diventata la favorita da questi criminali dopo che le forze di polizia hanno iniziato a utilizzare software per controllare chi utilizza i Bitcoin in rete, allo scopo di far cessare l’utilizzo della criptovaluta a scopo criminale o per riciclaggio di denaro sporco.

Prezzi quadruplicati in 2 mesi

Così il valore del Monero si è quadruplicato negli ultimi due mesi del 2017, passando da 4,84 dollari a 345,68 dollari per Monero, mentre la sua capitalizzazione di mercato è salita oltre i 5,8 miliardi di dollari (ancora una frazione rispetto ai 231,57 miliardi circa del Bitcoin, ai 90,368 miliardi dei Ripple o agli 85,32 miliardi circa degli Ethereum).

Sono quasi 1.400 le criptovalute in circolazione

Si noti che ad oggi sono 1.079 le criptovalute di cui è nota la capitalizzazione di mercato (la meno capitalizzata è l’Applecoin, con appena 13 dollari di capitalizzazione, superata di poco dal Caliphcoin con 124 dollari di capitalizzazione), a fronte di 1.381 criptovalute attivamente scambiate sul web.

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