Valaguzza (Euclidea): con Mifid 2 trasparenza diventa trend primario

L’importante è identificare i trend

Gestire un portafoglio, azionario o obbligazionario che sia, è “un lavoro affascinante” perché “ti obbliga sempre a guardare avanti, a prevedere il futuro” come ricorda nel magazine online Scenari Economici e di Mercato Luca Valaguzza, founder e chief product officer di Euclidea Sim che aggiunge: “una delle cose più importanti è leggere, informarti e capire cosa succederà. Riuscire, in sostanza, a identificare un trend”.

Trasparenza è trend primario

Un trend primario è una tendenza importante, “dura per anni e, col passare del tempo, comprendi che la cosa più giusta da fare è seguirlo. Impari che mai e poi mai devi andare contro un trend”. Uno dei trend più potenti dei prossimi anni, secondo il gestore, “sarà la trasparenza sui costi degli investimenti: potente perché sarà alimentato da due fattori irreversibili”.

Fintech offre diversa esperienza ai clienti

Il primo fattore riguarda la rivoluzione digitale nel modo dei servizi finanziari, il fintech, in grado di offrire “una diversa esperienza al cliente finale in cui gli ingredienti fondamentali per l’utente sono la semplicità, la velocità e la trasparenza”. Un altro elemento dalla forza prorompente è per Valaguzza “l’ingresso della Mifid 2”: il minimo comune denominatore delle novità portate dalla Mifid 2 sulla consulenza finanziaria, sulle commissioni e sulla chiarezza informativa è la trasparenza.

Intermediari regolamentati e qualificati

Ottimizzare i servizi all’investitore, migliorare l’efficienza e promuovere la sua consapevolezza: sono questi, nota Valaguzza, i focus introdotti dalla Mifid 2. “Il digitale è sinonimo di trasparenza? Purtroppo non necessariamente, in quanto il web è un potentissimo motore che lascia però spazio a informazioni o operatori non sempre regolamentati”. Servono dunque operatori regolamentati e qualificati in grado sfruttare “di tutta la forza di disintermediazione del digitale, ma in un ambiente regolamentato come gli operatori tradizionali”.

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