Azionario Italia, 3 fattori da monitorare per il nuovo anno

Gilles Guibout, gestore del fondo di tipo PIR, AXA WF Framlington Italy, AXA Investment Managers.

Il nostro fondo ha chiuso il 2017 con una performance del +19,39%, facendo meglio del mercato che è salito del 15,55%. Questo risultato non è stato ottenuto prendendo rischi inutili, ma attraverso un’oculata selezione dei titoli (stock picking), fatta in base alle nostre convinzioni. Le scelte su quali società puntare si sono rivelate premianti e hanno consentito al nostro portafoglio di fare meglio del mercato anche in una fase di ribasso. titoli che hanno maggiormente contribuito alla performance, nel corso dell’anno, sono stati FinecoBank, CNH e UniCredit. Oggi siamo su valutazioni ancora un po’ tirate e lo stock picking sarà quanto mai importante in un contesto di mercato difficile.

Rotazione settoriale a dicembre
Il mercato italiano nel mese di dicembre ha registrato una rotazione settoriale a favore di quei settori che nel corso dell’anno avevano fatto peggio (telecomunicazioni ed energia) e con prese di profitto per quelli andati meglio (servizi alla collettività, tecnologia e finanza). Per esempio, il settore delle telecomunicazioni ha chiuso l’anno a -5%, ma ha messo a segno un +1% a dicembre.
Ancora una volta i titoli bancari sono finiti sotto la lente degli investitori e hanno sofferto prese di profitto sia per i timori legati all’implementazione di Basilea IV, la direttiva che stabilisce le regole globali per il sistema bancario, sia per quelli legati alle pressioni sui Npl da parte della BCE, che spinge per una riduzione dei bilanci.

Cosa ci aspettiamo dal 2018
Per il nuovo anno dobbiamo tenere sotto osservazione i tre fattori che sono stati responsabili del buon andamento del mercato italiano nel 2017: l’economia, che è in miglioramento; le banche, dopo la soluzione trovata per il Monte dei Paschi di Siena e per le banche venete; e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), che hanno spinto enormi flussi di denaro sulla Borsa italiana.
Il 2018 a livello economico dovrebbe essere ancora un anno positivo, caratterizzato da una crescita forte. Quanto ai mercati azionari, ormai hanno raggiunto livelli di valutazione un po’ tirati e questo significa che il potenziale di rialzo, per le azioni italiane, dipenderà soprattutto dalla capacità delle società di far crescere gli utili. Ma questo aspetto è legato alla crescita economica.
Per quanto riguarda il comparto delle mid e small cap, ci aspettiamo che anche quest’anno continui a beneficiare di flussi di capitale grazie ai PIR il cui orizzonte d’investimento è di cinque anni se si vuole ottenere l’esenzione fiscale. Tuttavia, ci vuole cautela perché oggi le mid e small cap italiane non sono più a sconto. Inoltre, sul 2018 peseranno due incognite: le elezioni in Italia e la progressiva riduzione delle politiche di sostegno all’economia, a livello globale, da parte delle banche centrali.

Performance del fondo AXA WF Framlington Italy
Mentre il Ftse Italia All Share ha perso il 2,16% principalmente per il retrocedere dei settori dei servizi alla collettività, della tecnologia, e della finanza, il nostro fondo ha ceduto l’1,49% sulla parte A EUR.
bbiamo contenuto i ribassi principalmente grazie alla selezione di titoli come CNH, Tenaris, FCA, Banca Mediolanum, Autogrill, Pirelli, DoBank, FinecoBank, Danieli, Valsoia, Unipol, DeLonghi, che hanno avuto una performance positiva. Questi titoli rappresentano quasi il 35% del nostro portafoglio. Quindi, in un mese di ribasso per il mercato, il 35% del portafoglio ha messo a segno una performance positiva (almeno +1%, cioè superiore al mercato di tre punti percentuali). Questo spiega perché, nonostante il sovrappeso sui titoli bancari, il fondo a dicembre è riuscito a fare meglio del mercato. Il 2017 è stato un ottimo anno, sia per l’economia che per i mercati azionari. In Italia la crescita è stata rivista diverse volte durante l’anno con impatto positivo sugli utili societari e quindi sul mercato azionario, che ha messo a segno una delle migliori performance al mondo.

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