Wall Street record, ma poi frena: correzione in vista?

Dow Jones oltre i 26 mila punti, poi storna

Vedi quota 26 mila e poi storna? Dopo l’ennesimo record storico intraday a 26.086,12 punti il Dow Jones ha ieri chiuso appena sotto i valori della vigilia a quota 25.792,86, con anche gli indici S&P500 e Nasdaq in calo di una manciata di punti, per lo scattare di qualche presa di profitto dopo la lunga cavalcata che da inizio anno ha già portato il Dow Jones a guadagnare oltre il 4%, portando a più del 33% il rialzo rispetto a 12 mesi fa.

Trader: pausa sarebbe salutare

Che una pausa sia inevitabile ed anzi salutare sono ormai in molti trader a dirlo, ma finora ad ogni interruzione del trend rialzista ha fatto seguito un rinnovato vigore, con investitori che sembrano intenzionati a sfruttare fino all’ultimo la corsa del “toro” di borsa che dura ormai da nove anni. Nell’immediato comunque lo stop di Wall Street produce qualche vendita anche sui listini asiatici, con Tokyo che stamane ha visto l’indice Nikkei225 chiudere a 22.868,34 yen (-0,35%), comunque ancora in rialzo di quasi il 27% rispetto ai livelli di 12 mesi or sono.

Apertura prudente per l’Europa

In avvio di giornata anche le borse europee appaiono più prudenti: Londra dopo i primi scambi segna -0,28%, Parigi cede lo 0,35%, Francoforte oscilla a -0,30%, mentre l’Eurostoxx50 è in calo dello 0,33%, il tutto nonostante in un’intervista il vicepresidente della Bce, il portoghese Vitor Constancio, si sia detto non preoccupato dell’esito delle elezioni politiche italiane lasciando inoltre aperta la porta ad un proseguimento dell’attuale fase di politica monetaria “molto accomodante”.

Piazza Affari limita i danni

A Piazza Affari il Ftse Mib per il momento limita i danni cedendo appena lo 0,10%, con Leonardo (che beneficia della promozione da “hold” a “buy” da parte di Societe Generale, che sul titolo conferma un target price di 14 euro per azione), Azimut e A2A in rialzo tra uno e due punti percentuali ciascuno. Tra i titoli da seguire in giornata occhio anche a Recordati, in calo del 2,27% e nuovamente sui livelli di fine 2017, dopo che Credit Suisse ha tagliato la raccomandazione da “neutral” a “underperform” con target price fissato a 37 euro .

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!