REVIEW | Crescendo Rendimento Memory per puntare su 3 blue chip italiane

Azionario Italia va meglio del previsto

Considerando che dopo solo tre settimane le previsioni che volevano l’Italia quale anello debole d’Europa a causa dell’incertezza legata al risultato elettorale del 4 marzo e ai timori di un rialzo dei tassi a fine anno sono già state smentite, col Ftse Mib risultato il miglior indice europeo da inizio anno quale potrebbe essere uno strumento per investire sull’azionario Italia, sia pure in modo prudente?

Un certificate per investire con prudenza

Un modo potrebbe essere quello di ricorrere al certificate Crescendo Rendimento Memory (codice Isin FREXA0006934) emesso da Exane Finance (e garantito da Exane Derivates, soggetto che gode di rating Moody’s Baa2 e S&P’s BBB+). Il certificate in questione prevede tre sottostanti: Eni, Intesa SanPaolo e Leonardo, ossia la maggiore società petrolifera italiana, la maggiore banca e la maggiore società della difesa e aerospazio. Tre aziende di buona qualità, solide, in grado di ottenere profitti anche con condizioni di mercato meno favorevoli di quelle attuali.

Crescendo Rendimento Memory tratta sotto la pari

Crescendo Rendimento Memory è stato emesso il 24 luglio 2017 al valore nominale di 1.000 euro ma oggi si acquista sotto la pari attorno a 988 euro. La scadenza è agosto 2020 (data di valutazione finale è il 20 luglio 2020), con facoltà, a determinate condizioni, di rimborso anticipato. Il certificate paga cedole mensili di 7 euro, pari allo 0,7% del valore nominale ovvero a un rendimento annualizzato dell’8,4%, purché alle date di osservazione le quotazioni di borsa di tutti e tre i sottostanti siano sopra le rispettive barriere.

Con l’effetto memoria le cedole si possono recuperare

Da notare che grazie all’“effetto memoria” è previsto che le eventuali cedole non pagate nei mesi precedenti vengano riconosciute agli investitori il primo mese successivo a quello in cui si sia verificata la condizione per il pagamento. Alla scadenza gli investitori riceveranno 1.000 euro per ogni certificate posseduto, purchè alla data di rilevazione del 20 luglio 2020 tutti e tre i sottostanti siano sopra le rispettive barriere (pari per Eni a 7,213 euro, per Intesa Sanpaolo a 1,571 e per Leonardo a 8,386 euro). Chi compra oggi può puntare a incassare fino a 30 cedole da 7 euro ciascuna, esponendosi al rischio di vedersi rimborsato un capitale ridotto in proporzione alla performance dell’azione sottostante che ha subito il maggiore ribasso.

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