Equity crowdfunding in crescita anche in Italia

Equity crowdfunding a tutto gas in Italia

Se il buon giorno si vede dal mattino, per l’equity crowdfunding italiano si profila un altro anno di crescita robusta. Come lasciavano presagire segnali emersi già prima della scorsa estate, il 2017 ha infatti registrato 50 operazioni (di cui 41 legate a startup innovative, 8 a Pmi e una ad un veicolo di investimento) finanziate con successo sulle diverse piattaforme di equity crowdfunding, per una raccolta complessiva di 11,75 milioni di euro che ha coinvolto 3.240 investitori privati.

Dopo un 2017 positivo il 2018 parte a razzo

L’anno precedente i dati erano risultati molto più contenuti, con solo 4,36 milioni di euro raccolti sulle piattaforme da parte di 18 società che avevano trovato il sostegno di 750 investitori. Il 2018 è invece partito da poco più di due settimane e sono già state annunciate le chiusure positive delle campagna di Winelivery, che su CrowdFundMe ha raccolto 400 mila euro, Main (sempre su CrowdFundMe), che ha reperito capitali per 294 mila euro, e NetoWork, che su Opstart ha raggiungo gli 87.500 euro.

Tre campagne già chiuse, una in corso

In tutti e tre i casi il risultato ha ampiamente superato il livello minimo di capitali che era stato richiesto (rispettivamente pari a 150 mila, 100 mila e 55 mila euro). Sempre in questi giorni anche H-Farm, acceleratore quotato sull’Aim Italia, ha scelto di investire 20 mila euro in una campagna di crowdfunding (sempre su CrowdFundMe) per incrementare la propria partecipazione nel capitale di Biofarm, piattaforma che si propone di portare prodotti agricoli di qualità direttamente sula tavola del consumatore finale.

Da inizio gennaio già raccolti oltre 901 mila euro

La campagna, partita a metà dicembre e destinata a terminare a inizio febbraio, ha già raccolti 120 mila euro da 73 investitori rispetto a un obiettivo minimo di 80 mila euro. Se anche non ricevesse ulteriori adesioni, con quella di Biofarm la raccolta di equity crowdfunding solo nel primo mese dell’anno si chiuderebbe oltre i 901 mila euro, lasciando intravedere la possibilità di bissare il risultato dell’anno scorso, o anche superarlo.

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