Fiat Chrysler Automobiles piace molto a Goldman Sachs per almeno 3 motivi

Goldman Sachs non fa correre Fca

Non basta Goldman Sachs a far volare ulteriormente il titolo Fiat Chrysler Automobiles, che a Piazza Affari si avvia a chiudere la giornata poco sopra i 19,8 euro per azione, confermandosi sui livelli di venerdì scorso, comunque superiori di oltre il 92% ai livelli di 12 mesi or sono. Eppure per gli analisti della banca d’affari americana il potenziale rialzista del titolo è molto consistente: il target price è stato infatti portato a 31 euro / 38,4 dollari per azione, mentre il rating è stato confermato a “buy” (acquistare).

Più cassa e più utili sosterranno il titolo

Secondo gli esperti, infatti, la forte generazione di cassa e un 13% circa di rialzo degli utili per azione fissati come target per il 2018 dal produttore italo-americano più che compensano il modesto calo (-2%) dell’Ebit atteso per il periodo 2018-2022. Secondo Goldman Sachs, inoltre, le valutazioni restano “attraenti” ai livelli attuali, con un rapporto EV/Ebitdap di 1,7 volte e un forte sconto rispetto ai concorrenti americani (il rapporto è infatti pari a 3,8 volte per General Motors e a 2,3 volte per Ford).

Nuovi prodotti, flussi di cassa positivi e minori tasse

Tra i catalizzatori dell’andamento delle quotazioni del titolo, gli esperti nordamericani segnalano in particolare: il lancio di nuovi prodotti in questo primo trimestre (Wrangler, Ram 1500, Cherokee e Compass), una generazione di cassa netta positiva entro il secondo trimestre (l’attesa degli analisti è di 960 milioni di euro a fine semestre, ovvero di circa 1.840 milioni a fine anno) e un beneficio fiscale netto attorno agli 800 milioni di dollari l’anno dovuto alla riforma americana, nonostante maggiori oneri fiscali per quest’anno a causa dell’eliminazione di tassazioni differite su asset americani.

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