Banca Carige e Creval restano in altalena in borsa a Milano
Carige continua a cedere
Continua il momento no di Banca Carige, che a Piazza Affari perde un ulteriore 1,2% scivolando a 0,84 centesimi di euro per azione, anche se al termine del Cda di venerdì scorso dovrebbero essere state appianate le incomprensioni tra il management e il socio di riferimento dell’istituto, Vittorio Malacalza in merito alla conduzione gestionale, legale e comunicativa dell’aumento di capitale da 500 milioni e in particolare al pagamento di commissioni per oltre 50 milioni di euro alle banche, a fronte di un rischio effettivo che Malacalza giudicava “pressoché nullo”.
Cda approva esternalizzazione Ict
Il Cda ha inoltre dato il suo via libera al progetto di esternalizzazione a Ibm Italia del sistema informativo del gruppo, con la creazione di una Newco di cui l’azienda informatica deterrà la maggioranza e che dovrà ricevere l’autorizzazione dalla Bce. Approvate anche le linee guida del budget 2018, con azioni focalizzate sul business ordinario della banca per garantire un ritorno alla redditività. Confermati infine i target previsti dal Piano Industriale 2017-2020: particolare attenzione sarà dedicata alla riduzione del rapporto costi/ricavi nel prossimo triennio.
Bridgewater pesa ancora su banche italiane
Tutto il comparto bancario italiano è anche stamane in rosso, con l’indice Ftse Italia Banche che cede l’1,27%. A pesare sono ancora le notizie in merito all’ampliamento della posizione “corta” del fondo hedge Bridgewater di Ray Dalio, che ha triplicato la sua scommessa contro un portafoglio di titoli italiani in larga parte costituito da finanziari e servizi di pubblica utilità. Dalio, in particolare, ha ulteriormente accresciuto la scommessa negativa su Banca Intesa, Unicredit, Bper Banca e Credito Valtellinese (Creval).
Creval prova a ripartire, consorzio si amplia ancora
Quest’ultimo oggi si muove in controtendenza, recuperando l’1,3% dopo la notizia dell’ulteriore allargamento del consorzio di collocamento del prossimo aumento da 700 milioni di euro, di cui ora fanno parte anche Commerzbank e Jefferies in qualità di senior joint bookrunners, mentre Keefe, Bruyette&Woods e Equita Sim hanno deciso di partecipare all’operazione come joint bookrunners. Creval negli ultimi 12 mesi ha peraltro perso circa il 76% (di cui il 9% solo nell’ultima settimana), contro il -73% circa di Banca Carige (-4,5% la scorsa settimana).
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