Janet Yellen: azioni e immobili appaiono cari, rischio cancellare regole bancarie

Yellen: delusa ma pronta ad aiutare Powell

Delusa per non essere stata riconfermata per un secondo mandato ai vertici della Federal Reserve dal presidente Donald Trump, ma pronta a dare il suo sostegno al suo prossimo successore, Jerome Powell, che del resto conosce bene essendo stato un componente del board della banca centrale americana fin dal 2012. Janet Yellen in una intervista televisiva ha spiegato ieri che sarebbe stata pronta a proseguire con quello che ha definito l’incarico “centrale della mia esistenza”, ma di ritenere Powell un banchiere “riflessivo, bilanciato e devoto al servizio pubblico”.

Difficile dire se i mercati siano in bolla

A chi le chiedeva se i mercati sono già “in bolla”, la Yellen ha risposto che il mercato azionario e quello immobiliare (in particolare nel settore commerciale) registrano ormai prezzi elevati ma non troppo elevati. “Non direi siano troppo alti, ma direi siano elevati” ha spiegato la Yellen, finora unica donna ad essere stata nominata a capo della Federal Reserve, notando come “i rapporti prezzo/utili sono vicini alla parte alta delle loro bande d’oscillazione storiche”.

Prezzi elevati degli immobili causano timori

I prezzi degli immobili commerciali, d’altra parte, sono ora “piuttosto elevati relativamente agli affitti”, ma “questo significa una bolla, o che i prezzi sono troppo alti?” ha osservato, aggiungendo “è molto difficile da dire. Ma è fonte di preoccupazioni il fatto che le valutazioni degli asset sono così elevate”. Prudenza, insomma, se volete investire nel mattone Usa: rischiate di correre più rischi che a puntare su Wall Street, ai livelli attuali.

Grave errore cancellare riforma bancaria

Anche perché, ha notato ancora il banchiere centrale, il sistema finanziario è oggi “molto meglio capitalizzato” e il sistema bancario “più resiliente” di quando entrambi entrarono in crisi esattamente 10 anni fa. Così, ha concluso, se anche le valutazioni degli asset dovessero calare, “non danneggerebbero indebitamente il centro del nostro sistema finanziario”. Sarebbe tuttavia un “grave errore” cancellare i regolamenti imposti alle banche dopo il precedente collasso economico. Trump, che vorrebbe a tutti i costi cancellare anche la riforma bancaria varata da Barack Obama dopo la crisi del 2008, è avvisato.

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