Columbia Threadneedle Investments: occhio ai mercati emergenti dell’America Latina

Occhio agli sviluppi in America Latina

Il 2018 sarà un anno ricco di eventi per l’America Latina: lo ricorda Ilan Furman, gestore Azionario mercati emergenti di Columbia Threadneedle Investments sottolineando come la regione dovrà affrontare un fitto calendario di appuntamenti politici, tra cui le elezioni legislative in Messico, previste per luglio, e quelle presidenziali in Brasile, in programma per ottobre.

Il Brasile torna a crescere

Lo scorso anno il Brasile, la maggiore economia della regione, ha registrato una crescita del Pil dopo due anni consecutivi di recessione. Inoltre, le dinamiche economiche positive, compresi i bassi tassi d’interesse e l’inflazione contenuta, dovrebbero proseguire nei prossimi 12 mesi. L’agenda politica rimane comunque fitta, col governo del presidente Michel Temer che è riuscito ad attuare una serie di riforme coraggiose, come la proposta di legge relativa al tetto alla spesa pubblica e la riforma del lavoro.

Anche l’Argentina è in ripresa

Dall’impeachment dell’ex presidente Dilma Rousseff, inoltre, le aziende a controllo statale stanno apportando miglioramenti alle pratiche di corporate governance e di allocazione del capitale. Tuttavia secondo Furman è probabile che le elezioni in programma a ottobre generino volatilità nel breve periodo. Anche l’Argentina, che nel 2017 ha evidenziato un’espansione dopo la contrazione del Pl nel 2016, dovrebbe continuare a beneficiare dell’impatto positivo del cambiamento politico. Il paese gode inoltre di un forte interesse da parte degli investitori, che favorisce l’afflusso di capitali a sostegno della crescita e degli investimenti.

Messico: legami commerciali con Usa restano saldi

In Messico, frattanto, l’economia continua a espandersi a un tasso medio, supportata da una crescita del settore dei consumi persistentemente superiore a quella del Pil complessivo. Inoltre, nonostante alcune dichiarazioni allarmiste, è improbabile che gli stretti legami commerciali fra Stati Uniti e Messico si indeboliscano in misura significativa. La regione andina cresce ancora a tassi inferiori a quelli ottimali, in un contesto in cui prosegue l’adeguamento al ribasso dei prezzi delle principali materie prime prodotte in quest’area. Per quanto riguarda infine il Cile, secondo il gestore di Columbia Threadneedle Investments è probabile che la recente vittoria elettorale di Sebastian Pinera imprima slancio alla fiducia degli investitori e alle aspettative di espansione.

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