Pictet AM: correzione ha natura tattica
Nel loro ultimo aggiornamento mensile della strategia di investimento Andrea Delitala, head of investment advisory, e Marco Piersimoni, senior portfolio manager di Pictet Asset Management, notano come la correzione dei mercati scatenata dai timori che pressioni inflazioniste possano indurre le banche centrali ad accelerare il sentiero dei rialzi dei tassi di riferimento (Federal Reserve e Bank of England) o l’uscita dalle misure straordinarie di stimolo (Bce e Bank of Japan) “sembra essere di natura tattica, ma di profondità potenzialmente più importante rispetto a quelle osservate nel 2017”.
Meglio restare sottopesati di bond
Nonostante il movimento al rialzo sui rendimenti abbia sorpreso gli esperti di Pictet Asset Management in termini di estensione, avvicinandosi rapidamente a quota 3% di rendimento sul decennale americano, i gestori preferiscono rimanere strategicamente sottopeso sulla componente obbligazionaria dei portafogli. La violenza del movimento al rialzo dei rendimenti (anche quelli reali) sembra aver minato la fiducia degli investitori negli attivi a rischio.
Valutazioni azionarie ora sono più accettabili
Allo stesso tempo le valutazioni azionarie sono state riportate su valori più accettabili: il rapporto P/E sugli utili a 12 mesi per l’indice S&P500 è passato da 18,5 a 17 (livello di novembre 2016 nel momento della vittoria di Trump) mentre in Europa si attesta su 13,5 volte (stesso livello del primo trimestre 2015, quando la Bce di Mario Draghi ha iniziato il suo QE). “Crediamo – scrivono gli uomini di Pictet Asset Management – che la correzione rappresenti un’opportunità di acquisto e non la fine del bull market che ha segnato gli ultimi anni, tuttavia pensiamo che questo episodio possa rappresentare un elemento di rottura rispetto al recente passato.
Tenete d’occhio Vix e tassi sui T-bond
Pertanto i gestori si aspettano che il ritorno di un regime di volatilità in linea con quella storica possa introdurre opportunità tattiche. Indicatori utili da tenere sotto osservazione nel corso delle prossime sessioni sono i future sul Vix e i tassi sul decennale Usa (facendo attenzione al 3%). “Una normalizzazione della volatilità potrebbe creare il segnale per far riprendere quota ai mercati”. Per quanto riguarda le scelte settoriali nel comparto azionario gli esperti restano positivi sul settore bancario (al margine beneficiario di tassi più elevati e curve più pendenti) e cauti sulla tecnologia (settore con posizionamento pesante e potenzialmente penalizzato dalla dinamica sui tassi).