Creval in caduta libera dopo determinazione prezzo aumento di capitale

Piazza Affari positiva, Creval sospeso al ribasso

Avvio di giornata positivo come previsto per Piazza Affari, che pare intenzionata a proseguire nel recupero dopo lo storno della scorsa settimana con l’indice Ftse Mib che dopo una mezzora scarsa di lavoro si riporta appena sopra quota 22.600, in recupero di un ulteriore 0,2% rispetto alla vigilia. Nonostante il clima più disteso, il titolo Credito Valtellinese (Creval) continua a soffrire ed è al momento sospeso al ribasso con un calo teorico del 14,8% a 8,73 euro per azione.

Nuovi titoli emessi a 0,1 euro, concambio 631 a 1

Ieri sera il Cda dell’istituto di Sondrio ha determinato le caratteristiche dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro che partirà lunedì 19 febbraio p.v. e si concluderà l’8 marzo, rimanendo dunque a cavallo della tornata elettorale del 4 marzo prossimo. Saranno emessi circa 6,996 milioni di nuove azioni, con uno sconto sul prezzo teorico ex diritti (Terp) pari al 16% (le attese erano per uno sconto del 15%, ndr). Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni sarà pertanto di 0,1 euro, di cui 0,09 a titolo di sovrapprezzo, a fronte di un rapporto di cambio di 631 nuove azioni per ogni titolo già detenuto, per complessivi 699,66 milioni di euro massimi.

Consorzio garantirà integralmente operazione

Creval ha poi sottoscritto un contratto di garanzia (“underwriting agreement”) sulla totalità dell’aumento di capitale con un consorzio di 12 banche di cui fanno parte Mediobanca col ruolo di di Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner, Banco Santander, Barclays, Citigroup e Credit Suisse come Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners, Commerzbank e Societe Generale quali Senior Joint Bookrunners, Banca Akros, Equita, Keefe, Bruyette & Woods nelle vesti di Joint Bookrunners e infine MainFirst nel ruolo di Co-Lead Manager.

Modello rolling per l’aumento

Secondo gli analisti di Websim, che sul titolo mantengono una raccomandazione neutrale, dopo l’aumento di capitale, per il quale si adotterà il modello “rolling” che prevede la possibilità di esercitare in via anticipata i diritti di opzione in ciascun giorno dell’aumento a partire dal terzo, ricevendo immediatamente le azioni di nuova emissione, e le previste cessioni di Npl (che dovrebbe generare crediti fiscali fuori bilancio per circa 200-250 milioni di euro nel prossimo triennio) la banca dovrebbe trattare a 0,5 volte il patrimonio netto tangibile 2019, con un ritorno sul patrimonio tangibile del 5,6%.

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