Generali chiude in calo, nonostante interesse per portafoglio Leben

Neppure Generali resiste al rosso

Generali chiude l’ultima seduta prima delle elezioni politiche del 4 marzo in Italia in calo del 2,3% a 15,05 euro per azione, risentendo della giornata negativa di tutte le borse europee (e di Wall Street) a causa sia dell’incertezza circa l’esito della consultazione politica italiana sia, soprattutto, dei venti di guerra commerciale che ormai spirano apertamente tra gli Usa e il resto del mondo, complice la politica mercantilistica che il presidente Donald Trump sembra intenzionato a perseguire nonostante le voci di una spaccatura all’interno dello staff della Casa Bianca in merito all’opportunità di dazi alle importazioni.

In arrivo offerte per il portafoglio Leben

A nulla è valsa l’indiscrezione circolata ieri sera e rilanciata anche stamane di una offerta che Viridium (gruppo assicurativo tedesco controllato dal fondo di private equity Cinven) e Athene (compagnia riassicurativa a sua volta facente capo al fondo Apollo Global Management) avrebbe avanzato offerte per un portafoglio di polizze da 40 miliardi di euro che fa capo alla controllata tedesca Generali Lebenverisherung e rappresenterebbe circa un terzo del business Vita del Leone di Trieste in Germania.

Possibili effetti positivi su solidità e dividendo

Le offerte in questione dovrebbe avere un valore complessivo superiore agli 830 milioni di euro e potrebbero garantire più spazio di manovra sul dividendo a Generali, anche se viste le dimensioni del portafoglio (che da inizio anno è stato posto in “run off”, fermando la sottoscrizione di nuove polizze) l’operazione dovrà ottenere un via libera delle autorità tedesche che secondo alcuni analisti potrebbe non essere così scontato. Se portata a termine la cessione dovrebbe comunque avere un effetto positivo sull’Economic Solvency Ratio di Generali attorno all’1,7%.

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