Banche: al Credem piace Banco Desio, che però nicchia

Contenuto tratto da Bluerating.com

A Gregori (Credem) piace Banco Desio

Il direttore generale del Credito Emiliano (Credem), Nazareno Gregori, ha parlato di “tante analogie e un ottimo rapporto” con il Banco di Desio in una intervista al Sole24Ore e, negli ultimi giorni, hanno trovato spazio sui giornali le ipotesi di una prossima unione tra i due istituti. Ma proprio oggi il Banco di Desio ha fatto capire di non credere affatto a questa prospettiva e di non avere in programma alcuna fusione.

L’istituto replica: nessun dossier aperto

Un comunicato dell’istituto recita infatti che “in relazione al titolo di un articolo di stampa pubblicato in data odierna (“Banche: Credem-Desio, dialogo per la fusione”), Banco di Desio precisa di non avere alcun dossier aperto con Credem per eventuali operazioni di M&A e ribadisce che il Piano Industriale del Gruppo Banco Desio 2018-2020 è focalizzato sulla crescita per linee interne”.

La borsa scommette su un’integrazione

Come dire: possiamo andare avanti con le nostre gambe, almeno per ora. Il mercato sembra però credere che alla fine un accordo si troverà, tanto che il titolo Banco di Desio sale del 6,16% a 2,24 euro per azione a Piazza Affari a metà pomeriggio, mentre Credem mette a sua volta a segno un guadagno del 2,2% a 7,42 euro per azione. Chi avrà ragione?

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