Arte e investimenti: Asia e online sempre più protagonisti

Torna a crescere il mercato dell’arte

Il colosso creditizio svizzero Ubs assieme ad Art Basel ha aoppena pubblicato la nuova edizione dell’Art Basel and Ubs Global Art Market Report, che segnala un ritorno alla crescita per il mercato mondiale dell’arte, con la Cina che supera il Regno Unito. Dopo due anni di declino, nel 2017 il mercato mondiale dell’arte è cresciuto del 12%, raggiungendo un controvalore stimato di 63,7 miliardi di dollari.

Usa ancora primi, la Cina ora è seconda

Se gli Usa restano il mercato più grande al mondo e rappresentano il 42% del valore delle vendite (invertendo la tendenza degli ultimi anni e tornando a crescere del 16% rispetto al 2016), la Cina sale al secondo posto col 21%, superando il Regno Unito (terzo col 20%); con l’83% cumulato di tutte le vendite di oggetti d’arte, questi soli tre mercati lasciano le briciole al resto del mondo, con in più il 72% delle vendite tramite intermediari registrate negli Stati Uniti che è stato destinato ad acquirenti locali.

Asia, un mercato in crescita

Segnali importanti sono arrivati dall’Asia, che nel complesso ha rappresentato il 23% delle vendite globali nel 2017, mentre gli acquirenti asiatici hanno effettuato il 15% delle transazioni globali tramite intermediari. Gli acquirenti cinesi da soli hanno fatto la parte del leone col 10%, un significativo aumento rispetto al ben più magro 4% del 2016 che dimostra un’altra volta la continua crescita del potere d’acquisto in Asia.

Vendite online in forte aumento

Quanto ai canali di vendita, le vendite tramite intermediari sono cresciute del 4% rispetto al 2016 raggiungendo un valore stimato di 33,7 miliardi di dollari (il 53% del mercato), con le fiere dell’arte che hanno rappresentato il 46% delle vendite tramite intermediari nel 2017, con vendite aggregate stimate in 15,5 miliardi di dollari. Il mercato dell’arte online ha infine registrato una crescita significativa negli ultimi cinque anni, pari al 72%, raggiungendo un valore stimato di 5,4 miliardi nel 2017.

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