Barclays Bank paga 2 miliardi e chiude causa negli Usa

Baclays Bank paga maxipenale

Anche Barclays Bank si lascia alle spalle le pendenze legali negli Usa dovute alla vendita irregolare di strumenti finanziari collegati ai mutui tra il 2005 e il 2007, ossia poco prima dell’esplosione della grande crisi finanziaria mondiale. L’istituto britannico ha infatti accettato di pagare penali per 2 miliardi di dollari per chiudere in via stragiudiziale la relativa causa civile.

Transano anche due ex top manager

Anche due ex dirigenti dell’istituto, Paul Menefee e John Carroll, che (cosa inusuale almeno quanto il fatto che Barclays Bank non abbia raggiunto una transazione prima che la causa arrivasse in tribunale) erano stati citati in causa assieme alla banca dal Dipartimento di giustizia statunitense, hanno accattato di pagare 2 milioni di dollari di penali per chiudere la vicenda, senza dover ammettere alcun illecito.

Staley soddisfatto dell’accordo raggiunto

Jes Staley, attuale Ceo di Barclays Bank, ha accolto con soddisfazione l’intesa, definita “equa e proporzionata”, e ha ribadito che la banca britannica intende erogare un dividendo di 6,5 pence per azione per il 2018. La penale di 2 miliardi di dollari sarà inclusa nelle voci del bilancio del quarto trimestre dello scorso anno, avendo il Dipartimento di giustizia avviato la causa lo scorso dicembre.

Menefee e Carroll: nessun illecito

In una nota separata l’avvocato di Menefee, all’epoca capo del dipartimento di cartolarizzazione dei mutui subprime di Barclays, ha precisato che il suo assistito “ha sempre reputato la causa priva di basi” ma “unicamente per lasciarsi la vicenda alle spalle” ha accettato l’accordo “col quale non ha ammesso di aver compiuto alcun illecito”. Analogamente il legale di Carroll ha dichiarato che il suo assistito è lieto che il governo americano abbia “ceduto ai suoi sforzi di provare che non esistevano illeciti” e cercherà di guardare avanti “lasciandosi questa esperienza alle spalle”.

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