Mediaset sale dopo accordo con Sky
Mediaset si prepara, forse, a dire addio a Mediaset Premium e il mercato apprezza, facendo rimbalzare del 7,4% a 3,343 euro per azione (su livelli che restano comunque in calo di un 12% abbondante rispetto a un anno prima) le quotazioni della società controllata dalla famiglia Berlusconi, nella quale è presente da mesi il finanziere francese Vincent Bolloré tramite Vivendi (complessivamente socia al 29,9% circa) dopo un intoppo proprio sulla prevista cessione di Mediaset Premium al gruppo francese.
Berlusconi pronti a uscire dalla pay-tv
Venerdì scorso è stato annunciato un primo accordo commerciale sui contenuti con Sky, che prevede la possibilità per Mediaset di distribuire sulla piattaforma di Sky film e serie tv, in attesa che si definisca il quadro per i diritti sulla Seria A, mentre Sky potrà portare la sua offerta sul digitale terrestre, attraverso spazi messo a disposizione da Mediaset Premium. Nascerà inoltre una joint-venture paritetica nella pay-tv sul digitale terrestre (“Operation Pay”) e Mediaset potrà a fine anno cedere la sua quota a Sky (con l’approvazione dell’autorità di vigilanza), uscendo dal settore.
Reazioni positive degli analisti
Dopo l’annuncio Berenberg ha portato il giudizio su Mediaset da “hold” (mantenere) a “buy” (acquistare), con target price alzato da 3,2 a 3,8 euro, da 3,20 euro. Decisione simile anche da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux, che pur confermando il rating “hold” hanno alzato il target price da 3 a 3,3 euro per azione, calcolando che l’intesa possa generar 30-65 milioni di euro di ricavi aggiuntivi per Mediaset nel 2018-2019, migliorandone l’utile per azione.
Equita: da valutare mosse di Vivendi
Equita Sim, infine, ha definito “molto favorevole” al gruppo italiano l’intesa, sottolineando come ora per Vivendi diventi importante “proporre un accordo attraente a Mediaset (appeal speculativo), prima che l’accordo commerciale con Sky diventi un’alleanza strategica (cessione di “Operation Pay” e commissioni di ritrasmissione sulla tv in chiaro entro fine anno)”. Gli esperti di Equita Sim hanno così alzato da 3,5 a 3,9 euro per azione il prezzo obiettivo di Mediaset, confermando tuttavia un giudizio “neutrale”, perché “il mercato pubblicitario della tv in chiaro rimane incerto in generale” e Vivendi “ha una quota del 29,9% in Mediaset (valore di carico 3,7 euro per azione) e, in caso decidesse di abbandonare il progetto di creare un media player in Sud Europa, si creerebbe overhang sul titolo”.