Occhio ai titoli ciclici, in Italia ed Europa la ripresa sta già frenando

La ripresa italiana sta già frenando

La ripresa in Italia è già finita? Il sospetto viene a vedere l’andamento della produzione manifatturiera che a febbraio è calata dello 0,5% rispetto a gennaio, mese in cui aveva già segnato una flessione dell’1,9%. Il dato ha deluso ieri il mercato che si aspettava un rimbalzo dello 0,8%, confermando semmai la fragilità del sistema economico italiano, che ancora stenta a stabilizzarsi, ed aprendo la strada alla prima rilevazione negativa trimestrale dal 2016.

Anche in Europa le cose non vanno per il meglio

Guardando nel dettaglio, mentre su base annua si nota una significativa variazione positiva del comparto dell’energia (+8,1%), diminuiscono i beni di consumo (-2,4%), i beni intermedi e quelli strumentali. La frenata non riguarda peraltro solo l’Italia: in Francia gennaio e febbraio si sono chiusi con cali rispettivamente dell’1% e dello 0,6%, in Germania a febbraio il dato è stato pari a -1,6%.

Echi di guerra commerciale preoccupano

Per quanto possa trattarsi di una semplice pausa fisiologica nell’ambito di una ripresa tuttora in corso, il rallentamento della produzione manifatturiera rischia di essere accentuata dalle tensioni create dalla retorica protezionistica dell’amministrazione Trump e dai rischi di guerre commerciali che essa comporta. Nel frattempo l’indice di sorpresa economica elaborato da Citigroup è in caduta libera avendo toccato in aprile quota -86,7.

Crescono le delusioni, prudenza sui titoli ciclici

L’indice, che può variare da +100 a -100, misura lo scostamento tra stime e dati effettivi e testimonia la crescente delusione che manifestano gli operatori economici. Un campanello d’allarme che potrebbe indurre alla prudenza i mercati, soprattutto per quanto riguarda l’andamento dei titoli ciclici, degli esportatori e del settore editoria-media-telefonia.

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