Cattolica Assicurazioni rafforza la squadra, sale in controtendenza

Cattolica Assicurazioni sale in controtendenza

Cattolica Assicurazioni in controtendenza in un giorno in cui l’attesa per un possibile attacco missilistico americano alla Siria fa crescere la tensione tra Usa e Russia a induce gli investitori ad alleggerire nuovamente le posizioni sui mercati borsistici, Piazza Affari inclusa, permettendo al petrolio Wti di estendere il suo rimbalzo a 66,24 dollari al barile e all’oro di tornare sui 1.357,6 dollari l’oncia.

Pantarrotas è il nuovo investor relations officer

A far salire le quotazioni dell’assicuratrice veneta di un punto percentuale (fino a sfiorare gli 8,5 euro per azione), mentre l’indice Ftse Mib cede lo 0,34%, contribuisce la notizia di un rafforzamento del management con la nomina di Atanasio Pantarrotas (entrato nel gruppo il 2 febbraio 2015) quale investor relations officer, oltre che di responsabile della pianificazione, controllo e capital management (qualifica che già rivestiva).

Via libera del Cda alla nuova governance

Lo stesso Cda negli scorsi giorni aveva approvato il nuovo statuto da sottoporre all’assemblea degli azionisti che tra l’altro prevede l’adozione di un modello di governance monistico e la riduzione del numero complessivo dei consiglieri da 18 a 17, l’abolizione del comitato esecutivo, la soppressione del requisito di rappresentanza territoriale per i componenti del Cda e la conferma della soglia di partecipazione azionaria dei soci persone fisiche allo 0,5%, con innalzamento di quella prevista per i soci persone giuridiche al 5%, soglia estesa anche ai fondi di investimento.

Riviste le soglie di esercizio dei diritti patrimoniali

Limiti il cui superamento non comporta, peraltro, di detenere ulteriori azioni, fatto salvo l’esercizio dei diritti patrimoniali entro tali soglie. Cattolica Assicurazione aveva chiuso il 2017 con una crescita della raccolta premi del 5,2% a 5 miliardi di euro. Grazie in particolare ad un incremento nel ramo Vita (+7,5%) e Danni (+2,1%) e un utile netto consolidato in calo (del 40%) a 56 milioni, dovuto a svalutazioni non ricorrenti. La compagnia proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,35 euro per azione, invariato rispetto all’esercizio precedente.

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