Carmignac: scenario in evoluzione, gli emergenti hanno qualche asso in più

Fase di instabilità ha caratteristiche nuove

Al termine del primo trimestre 2018, “molti investitori sembrano interrogarsi circa il contesto di instabilità che è tornato a caratterizzare i mercati”, come nota Didier Saint-Georges, managing director e membro del Comitato investimenti di Carmignac nella sua consueta nota mensile. Secondo l’esperto la fase di instabilità appena iniziata presenta caratteristiche nuove”.

Presto investitori potrebbero essere delusi

Non è più la conseguenza di un pericolo di deflazione o di peggioramento economico, bensì di una grande confusione circa le ricadute finali su economie e asset finanziari “derivanti dalla divergenza tra politiche monetarie ormai restrittive e politiche fiscali più liberali”. Nessuno degli indicatori economici pubblicati di recente, nota Saint-Georges, smentisce la previsione “che presto gli investitori potrebbero essere delusi dal calo del tasso di crescita economica”. Negli Usa la riforma economica sta già accelerando i piani di buy-back azionari e consolidando il pagamento dei dividendi.

Per i mercati Usa futuro incerto, meglio gli emergenti

Il mercato azionario Usa ne trae vantaggio, “tuttavia l’economia reale sta iniziando a subire un rallentamento” che le tensioni commerciali con la Cina potranno solo intensificare. Pertanto l’esperto di Carmignac non sarebbe sorpreso se “il tasso di crescita dell’economia statunitense si attestasse a fine anno soltanto al 2%, un livello nettamente inferiore a quello del 2,8% atteso dal consensus”. La continua debolezza del dollaro e le dinamiche interne continuano a sostenere i mercati emergenti, sia azionari sia obbligazionari, offrendo invece solo uno scarso margine di manovra ai mercati europei, aggiunge Saint-Georges.

Carmignac: è un periodo da gestioni attive

Siamo dunque in un periodo di transizione, un periodo “così fragile” che “giustifica la gestione attiva dei rischi e lo sfruttamento di reazioni sproporzionate per investire, a condizioni soddisfacenti, in quelle società strategicamente vincenti nel futuro contesto di mercato, che si delineerà con maggiore chiarezza tra qualche mese”.

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