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BEST PRACTICE – Stretta di Bankitalia sugli intermediari che offrono la cessione del quinto dello stipendio, una forma di finanziamento che lo scorso anno ha rappresentato l’argomento più frequentemente oggetto di lite tra quelli sottoposti all’Arbitro bancario finanziario, con 22mila casi (+40% sul 2016). Come riferisce Plus de Il Sole 24 Ore, tra le linee guida emanate da via Nazionale, e definite “orientamenti per la vigilanza”, c’è innanzitutto una valutazione del merito creditizio, perché non si può valutare solo la solidità del datore dei lavoro. Stigmatizzata poi la pratica, molto diffusa tra gli intermediari, di offrire ai clienti nuovi finanziamenti per estinguere vecchi contratti di cessione del quinto e aprirne di nuovi. C’è poi un elenco di buone prassi, tra cui la trasparenza, con schemi tariffari semplici e chiari e l’indicazione delle somme da restituire in caso di estinzione anticipata. Si tratta, come ha spiegato Magda Bianco, del servizio tutela clienti di Bankitalia, di norme condivise con le associazioni dei consumatori, gli operatori sul mercato e le altre autorità, che potrebbero portare a “una spinta verso il recupero di efficienza a beneficio del contenimento dei costi”.