State Street Global Advisors, divisione di asset management di State Street Corporation (NYSE: STT), ha annunciato oggi l’integrazione dei criteri ESG (environmental, social and governance) tra i fattori del fondo Multi-Factor Global Equity. Tutte le masse in gestione del fondo Multi-Factor Global Equity, pari a 398 milioni di dollari[1], saranno trasferite nella nuova SICAV ESG Multi-Factor Global Equity Fund, che comprende anche 157 milioni di dollari provenienti da Kåpan Pensioner, un fondo pensione svedese per i dipendenti statali.
“Oltre alla nostra volontà di essere investitori responsabili, siamo sempre più consapevoli della sovraperformance di lungo periodo delle aziende con forti punteggi ESG”, ha affermato Marie Giertz, Chief Investment Officer di Kåpan Pensioner. “Dal punto di vista della gestione del rischio prediligiamo l’adozione di un approccio multi-fattoriale, data la natura ciclica dei mercati a breve termine. Il nostro solido e duraturo rapporto con State Street Global Advisors ci ha permesso di esplorare questa filosofia di investimento e di beneficiare dei prodotti creati secondo questa metodologia”.
“La ricerca accademica dimostra sempre più che le azioni in ambito ambientale, i comportamenti sociali e le pratiche di governance possono influenzare le prestazioni a lungo termine di un’azienda”, ha dichiarato Ana Harris, responsabile delle strategie Global Equity Beta Solutions di State Street Global Advisors. “La nostra filosofia di investimento si basa sulla premessa che i fattori fondati sulla teoria, nel tempo, hanno dimostrato di essere in grado di raggiungere rendimenti superiori ai benchmark ponderati per la capitalizzazione. Attraverso l’integrazione esplicita dei criteri ESG nel punteggio complessivo di ciascun titolo siamo in grado di raggiungere un’esposizione ESG positiva del portafoglio, piuttosto che fare esclusivamente affidamento su uno screening, negativo o positivo che sia”.
La strategia Global Core Factors ESG utilizza un processo di investimento disciplinato e sistematico, volto alla costruzione di un portafoglio di esposizioni diversificate ai fattori valore, dimensione, bassa volatilità, qualità, momentum e ESG. L’obiettivo è quello di ottenere un’esposizione più significativa ai criteri ESG attraverso un’integrazione esplicita, utilizzando anche un processo di screening per escludere società con gravi controversie in ambito ambientale, sociale e di governance, come la violazione dei Principi del Global Compact delle Nazioni Unite.