Btp: spread e tassi ancora in crescita, non convince ipotesi mini Bot

Soffrono i Btp italiani

Finale di seduta decisamente sottotono per i titoli di stato italiani, complice l’ipotesi, ribadita dal responsabile economico della Lega, Claudio Borghi, i “mini Bot” attraverso i quali lo stato dovrebbe saldare i propri debiti coi fornitori.

Ipotesi “mini Bot” non convince

Come fanno notare alcuni analisti, ad esempio di Credit Agricole, il rischio è che tali strumenti siano giudicati un modo per aggirare le norme comunitarie, mentre secondo gli esperti di ING i mini Bot sarebbero una sorta di valuta parallela, che già la Grecia, nota invece Bny Mellon, aveva pensato di introdurre per poi fare marcia indietro.

Btp decennale rende il 2,4%

Queste incertezze, legate all’attesa per l’esito degli incontri col presidente Mattarella (quello coi rappresentanti di M5S era in programma alle 17.30, quello con la Lega alle 18.00) hanno indotto gli investitori a prendere ulteriormente profitto sui titoli italiani, così a fine giornata il rendimento del Btp decennale guida sale al 2,40% (dal 2,22% di venerdì) e il titolo a 1 anni chiude con un rendimento allo 0,22% (da 0,07%), sui massimi da novembre 2016.

Lo spread torna sui massimi dal luglio scorso

In crescita anche lo spread col Bund decennale: 1,88% (18 punti base più della chiusura precedente), sui massimi da luglio 2017. In crescita anche lo spread col Bono spagnolo: 0,87% (con un rialzo di 5 punti base), in questo caso il massimo dal 2011.

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