Bper Banca sottotono in borsa
Bper Banca sottotono stamane a Piazza Affari, dove il titolo dell’istituto emiliano cede lo 0,64% a 4,642 euro per azione in tarda mattinata quando sono passati di mano poco più di 2,3 milioni di pezzi. In un’intervista l’amministratore delegato dell’istituto, Alessandro Vandelli, ha intanto confermato la volontà di aumentare il dividendo nel 2018 dopo una trimestrale che, grazie in particolare al contributo del trading, ha chiuso con un utile record di 251 milioni di euro.
Vandelli prepara nuovo piano industriale
Vandelli, che ha anche confermato l’impegno a cedere almeno 4,5 miliardi di Npl su un perimetro già delineato di 6,4 miliardi di euro, ha anticipato che i motori del prossimo piano industriale, atteso per settembre, saranno il wealth management, la bancassurance e il corporate finance e non ha escluso il prossimo rafforzamento fino al 7%-8% di capitale del noccioliono di imprenditori azionisti (al momento riuniti attorno all’imprenditore ravennate Giorgio Pulazza, con meno del 5%).
Possibili movimenti tra soci
Un’ipotesi che arriva dopo che nei giorni scorsi il numero uno di Unipol (socio di poco inferiore al 10% dell’istituto), Carlo Cimbri, aveva definito “non un’eresia” la possibilità di un futuro aumento di capitale di Bper Banca “accompagnato a una valida prospettiva industriale” e dopo che erano circolate voci di un’aggregazione anche tra azionisti storici come CR Modena, Banco di Sardegna e le fondazioni CR Provincia dell’Aquila, Banca del Monte di Foggia, CR Bra e CR Vignola, nel complesso titolari di un 10% circa di capitale.
Nel futuro ci sarà un’aggregazione?
Mosse e contromosse che sembrano confermare come per l’istituto stia avvicinandosi una fase di consolidamento dell’azionariato in vista di una futura aggregazione che potrebbe riguardare un’altra banca di medie dimensioni, come Credito Valtellinese, Banca popolare di Sondrio, Banca Carige o anche un’istituto come Ubi Banca.