In attesa del governo, banche indietro tutta a Milano

Attendendo Savona bond vigilantes nervosi

In attesa di vedere come finirà la vicenda legata alla possibile nomina quale ministro dell’Economia e finanze dell’economista Paolo Savona (negli ultimi anni espressosi a favore di ipotesi realative al default “volontario” del debito pubblico italiano e all’uscita dell’Italia dall’eurozona), le banche italiane restano sotto osservazione da parte dei bond vigilantes.

Fitch: segnali poco rassicuranti sul credito

Fitch, in particolare, lancia l’allarme avvertendo come il forte calo di fiducia legato alle proposte contenute nel contratto di governo M5S-Lega rischi di ritardare il processo di riduzione dei crediti deteriorati e rendere più costosa la creazione, da parte delle stesse banche, di cuscinetti di capitale subordinato.

Necessario proseguire pulizia di bilancio

In una nota dedicata alle banche italiane, Fitch sottolinea come il “contratto di governo” sulla cui base dovrebbe nascere l’esecutivo giallo-verde non affronta la questione cruciale relativa alla necessità, per le banche, di ridurre la mole degli Npl che tuttora grava sui loro bilanci. Un’osservazione che gli investitori sembrano prendere molto sul serio, visto che Piazza Affari continua a perdere terreno anche stamane.

Banche indietro tutta a Milano

Così Banco Bpm a metà mattinata cede il 3,84%, Bper Banca arretra dell’1,65%, Intesa Sanpaolo segna -1,74%, Mediobanca è in calo dell’1,69%, Ubi Banca è in rosso del 3%, Unicredit dell’1,3% e, tra le banche a media capitalizzazione, Mps lascia sul terreno il 2,58%, Banca Carige oscilla a -1,2%, Credito Emiliano è in calo del 2,86%, Creval è indicata a -2,88% e Banca popolare Sondrio a -1,91%.

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