Crisi italiana continua a pesare sui mercati

Cottarelli non basta ai mercati

Carlo Cottarelli si avvia a presentare la lista dei ministri e a (non) ricevere la fiducia in Parlamento, per guidare il paese a elezioni anticipate, probabilmente a settembre, ma col rischio concreto di un aumento Iva da 12,5 miliardi di euro a inizio gennaio, o al massimo entro inizio 2019, se Cottarelli riuscisse ad avere una fiducia legata alla sola approvazione della legge di stabilità.

Crisi al buio fa volare lo spread

Gli investitori, razionalmente, riducono l’esposizione al rischio Italia, causando nuovi rialzi dei rendimenti sui titoli di stato e nuovi ribassi dei titoli azionari, a cominciare dalle banche, maggiormente esposte al rischio di una prolungata crisi “al buio” come si va profilando. Lo spread Btp-Bund sale così al 2,378%, a fronte di un rendimento del Btp decennale guida pari al 2,694% dopo i primi scambi, mentre a Piazza Affari il Ftse Mib è già in rosso dell’1,72%.

Banche e industriali tra i più penalizzati

Tra i singoli titoli del Ftse Mib non si nota neppure un segno positivo. Tra i peggiori, con ribassi già superiori al 3%, titoli bancari come Banco Bpm, Bper Banca e Ubi Banca, oltre a Poste Italiane. Sopra i 2 punti di ribasso anche Fiat Chrysler Automobiles, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Pirelli, Snam e Unicredit.

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