Eurozona, rischi per la crescita se in Italia prevale incertezza politica

A cura di Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM

I sondaggi relativi alle imprese per il mese di maggio mostrano un certo rallentamento dell’attività economica, indicando una crescita aggregata del PIL del 2% in questo trimestre – una lettura comunque ancora solida. Guardando ai PMI composite, osserviamo che i cali relativamente consistenti in Germania (-1,5 punti) e Francia (-2,4 punti) sono in contrasto con il resto della regione, dove si è registrato un lieve aumento (anche se i dettagli di tale indagine, comprese le composizioni per paese, saranno pubblicati solo verso la fine di questa settimana).

Inoltre, le indagini relative al mese di maggio suggeriscono che, nonostante la situazione politica in Italia, il sentiment delle imprese dei paesi periferici è migliorato. Per quanto riguarda i paesi core, l’indice tedesco dei nuovi ordini per le esportazioni è notevolmente diminuito (da 63,2 a 52,4) lo scorso mese, probabilmente a causa delle tensioni commerciali mondiali. Invece, in un’ottica più positiva notiamo che l’indice IFO generalizzato in Germania suggerisce una certa stabilizzazione, con un miglioramento degli indicatori dell’attività economica attuale. Nel complesso, continuiamo ad attenderci una prosecuzione dell’espansione nell’area dell’euro, con rischi, tuttavia, che tendono al ribasso, in particolare nel caso in cui continui a prevalere l’incertezza politica in Italia.

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