Royal Bank of Scotland: Tesoro inglese fa cassa, scende al 62,4%

Tesoro inglese scende al 62,4% in Rbs

Il Tesoro britannico ha venduto un controvalore di titoli pari al 7,7% del capitale di Royal Bank of Scotland (Rbs) per 2,5 miliardi di sterline, riducendo la propria partecipazione dal 70,1% al 62,4% nell’istituto salvato nel 2008 dalla crisi finanziaria con un intervento da 45,5 miliardi di sterline di fondi pubblici.

Titoli collocati a 271 pence per azione

Lo ha segnalato il Ceo dell’istituto, Ross McEwan, in una nota precisando che le azioni dell’istituto di Edimburgo sono state cedute a 271 pence l’una, valore verso cui flettono i titoli in borsa stamane, a 271,1 pence per azione (-3,5% sulla chiusura precedente).

Disinvestimento dopo accordo negli Usa

Per Rbs si tratta del primo disinvestimento dal 2015, operazione che giunge dopo il raggiungimento di un accordo preliminare tra la stessa banca e le autorità Usa per chiudere, dietro il pagamento di penali per 4,9 milardi di dollari, una causa relativa alla vendita di titoli tossici legati ai mutui subprime, causa che ha pesato sinora sulle valutazioni del titolo in borsa.

Nel 2015 titoli collocati a 330 pence

L’ultimo collocamento di titoli di Rbs realizzato dal Tesoro britannico era avvenuto nell’agosto 2015, con George Osborne ministro delle Finanze in carica e la Brexit ancora un lontano spauracchio agitato per cercare di ottenere maggiori concessioni dalla Ue. All’epoca il 5,4% di capitale consentì di ottenere 2,1 miliardi di sterline di incasso, al prezzo di collocamento di 330 pence per azione.

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