Credito Valtellinese vittima del caro-spread in borsa

Creval scivola sotto i 10 centesimi

Credito Valtellinese (Creval) ancora sotto i riflettori a Piazza Affari. Dopo che ieri Mauro Selvetti, già direttore generale del Credito Valtellinese, è stato nominato amministratore delegato a partire dal prossimo primo luglio, il titolo perde terreno in borsa, avendo già lasciato sul terreno da inizio anno il 45% circa.

Aumento spread fa soffrire il titolo

A soli 9,6 centesimi di euro per azione Creval stamane cede oltre l’1,5% a Piazza Affari e si riporta al di sotto della soglia di 10 centesimi per azione a cui venne eseguito l’aumento di capitale iperdiluitivo da 700 milioni di euro lanciato lo scorso febbraio; la capitalizzazione, scivolata già ieri a 676 milioni, rischia dunque di ridursi ulteriormente, stante la costante pressione su rendimenti e spread dei titoli di stato (oggi lo spread Btp-Bund a 10 anni risale sopra il 2,53%).

Taglio dei costi va meglio del previsto

Eppure Creval sta proseguendo sulla strada del contenimento dei costi come e meglio delle attese: sempre ieri l’istituto ha fatto sapere di aver registrato un’adesione superiore all’obiettivo minimo per quanto riguarda il piano di esodi anticipati (219 richieste contro un obiettivo di “almeno 170” concordato coi sindacati), che prevede dal primo luglio l’accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà per i richiedenti.

Anche il piano chiusure va avanti

Il piano prevede costi “una-tantum” per 66,5 milioni di euro, di cui 57,5 milioni contabilizzati già nel primo trimestre del 2018, per ottenere a regime risparmi pari a circa 18 milioni di euro l’anno (circa 9 milioni quest’anno). A fine maggio la banca aveva inoltre già completato la chiusura di 50 filiali avvicinandosi con 18 mesi di anticipo, al target previsto per il 2020.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!