Fondi hedge scommettono contro Italia, tassi in rialzo dai Bot ai Btp

Fondi hedge scatenati contro l’Italia

I grandi fondi hedge tornano a scommettere contro l’Italia e stavolta il mercato sembra dare loro ragione, coi rendimenti dei titoli di stato italiani ancora in risalita anche sulle scadenze più brevi. Così il Btp a 10 anni stamane vede il rendimento salire al 3,07% (4 punti base più di ieri), al contrario di quanto accade ai titoli spagnoli (sui Bonos a 10 anni il rendimento cala all’1,42%, 2 basis point meno di ieri), francesi (0,78%, 4 basis point meno di ieri), olandesi (0,6%, 6 basis point di ribasso), inglesi (1,34%, 6 basis point di ribasso) o tedeschi (i Bund stamane rendono lo 0,41%, contro lo 0,48% di ieri sera).

Anche i Bot perdono terreno

Ma anche i Bot non se la passano bene: quelli con un mese di vita residua rendono lo 0,148% (0,8 basis point più di ieri), i rendimenti di quelli a 3 mesi sono ancora negativi ma solo più dello 0,243 (con un incremento di 0,61 basis point), mentre i Bot a 6 mesi offrono un rendimento dello 0,315% (0,45 basis point di incremento) e a 12 mesi pagano l’1,149% (2,5 basis point in più di ieri). Al confronto i titoli giapponesi registrano rendimenti negativi su tutte le scadenze fino a 8 anni, quelli tedeschi sino a 6 anni, quelli francesi (e olandesi) sino a 5 anni, quelli irlandesi sino a 4 anni e quelli spagnoli sino a 2 anni.

Rapidità calo ha sorpreso anche Bill Gross

Persino la Gran Bretagna, che non beneficia di alcun acquisto sul mercato da parte della Bce, paga meno dell’Italia sulle scadenze a 6 e 12 mesi, oltre che su tutte le scadenze più lunghe dei 12 mesi. Una situazione che secondo il New York Times non è la conseguenza di particolari “attacchi speculativi” e semmai ha colto di sorpresa alcuni grandi investitori per la rapidità con cui il quadro è mutato nell’arco di una sola settimana dopo il varo del governo Lega-M5S. Janus Global Unconstrained Fund, gestito da Bill “king bond” Gross, ad esempio, ha perso il 3% in un giorno.

Si teme uno scontro Roma-Bruxelles sulle regole

I fondi hedge, d’altra parte, avevano iniziato ad accumulare posizioni “corte” sia sulle azioni sia sui titoli di stato italiani, con pazienza, da mesi ed hanno dunque potuto approfittare della “bonanza”. Sui bond italiani, in particolare, pesano i timori che il nuovo governo possa prendere in considerazione, scrive il New York Times, “argomenti tabù come l’adozione di una valuta diversa dall’euro e la ristrutturazione del debito italiano. Chiamatelo il ritorno dei bond vigilantes” suggerisce il quotidiano americano, fatto sta che “molti grandi investitori hanno ora un bias negativo nei confronti dell’Italia, credendo che uno scontro tra Roma e Bruxelles sulle regole e le normative dell’Eurozona “possa portare a ulteriori crolli delle quotazioni.

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