Generali in affanno ma Donnet riassicura: tensioni rientreranno

Vendite colpiscono anche Generali

Anche Generali finisce travolta dal vortice di vendite che da giorni continua a pesare sui mercati finanziari europei ed italiani in particolare. Oggi il titolo perde oltre l’1,5% a Piazza Affari, tornando ssuio 14,19 euro per azione dopo che sono passati di mano oltre 2,6 milioni di pezzi, dopo aver ceduto nelle cinque sedute precedenti l’1%. La performance a 12 mesi è così positiva di circa il 3,5% ai livelli correnti.

Posizione di capitale resta solida

Sul titolo, come del resto sull’intero comparto finanziario italiano, pesa l’andamento avverso di tassi e spread sui titoli di stato italiani, rapidamente incrementatisi dopo l’insediamento del governo Conte. Il Ceo del gruppo triestino, Philippe Donnet, parlando a margine di un evento a Milano ha comunque rassicurato: “Abbiamo una posizione di capitale molto solida che ci consente di assorbire questi piccoli shock sullo spread”.

Donnet: tensioni rientreranno a breve

Donnet si è anche detto “convinto che nel breve termine tutto questo rientri”. Lo spread Btp-Bund a 10 anni al momento oscilla sul 2,715%, in rialzo di 11 punti base rispetto alla chiusura precedente. A fine maggio, durente la fase di più acuta incertezza politica, siera tuttavia portato anche oltre il 3,2%, per poi tornare a sfiorare il 2,10% lunedì scorso.

Nessuna conseguenza da Unicredit-Societe Generale

Nei giorni scorsi era invece stato il presidente Gabriele Galateri di Genola ad escludere conseguenze sulla catena di controllo della compagnia triestina anche nel caso di una potenziale aggregazione tra Unicredit (primo socio con l’8,5% di Mediobanca, a sua volta primo socio col 13% di Generali) e Societe Generale, operazione “che ha le sue logiche ma che non mi sembra attuale” aveva concluso Galateri di Genola.

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