AT&T-Time Warner si farà: fusione da 85,4 miliardi entro il 20 giugno

AT&T-Time Warner, via libera alle nozze

La fusione AT&T-Time Warner si farà: l’operazione da 85,4 miliardi di dollari ha infatti ottenuto l’approvazione del giudice distrettuale Richard Leon, che ha respinto il tentativo del Dipartimento di Giustizia Usa di bloccare la fusione per i timori di un danno alla concorrenza nel settore e di un possibile rialzo dei prezzi.

Fusione da oltre 85 miliardi di dollari

Mentre gli avvocati di AT&T si congratulano ufficialmente con la corte che “dopo aver condotto un completo ed equo processo in merito”, ha “categoricamente respinto la causa intentata dal governo per bloccare la nostra fusione con Time Warner” che ora dovrebbe essere chiusa entro (o prima del) 20 giugno, l’esito della causa infligge un duro colpo all’agenda di Donald Trump.

Trump battuto ancora una volta

Il presidente Usa durante la campagna elettorale del 2016 aveva più volte tuonato contro i colossi dell’editoria e delle Silicon Valley che avevo a suo giudizio concentrato troppo potere in troppe poche mani (in molti casi con dichiarata simpatia democratica). Ma il via libera alla fusione AT&T-Time Warner potrebbe ora favorire una nuova ondata di fusioni e acquisizioni, anche perché finora la posizione di Trump sul tema del consolidamento resta, secondo l’agenzia Bloomberg, “selvaggiamente incoerente e personale” più che fondata su una visione sistemica.

Improbabile spinta Antitrust riprenda vigore

Così una qualsiasi pressione prolungata da parte dell’Antitrust americano sembra sempre meno probabile sotto l’attuale amministrazione, che in vista delle elezioni di metà mandato sembra puntare più su tematiche relative al commercio internazionale e alle dispute verso “stati canaglia” come la Corea del Nord o l’Iran più che su questioni domestiche, che non sembrano fare sufficientemente presa sull’elettorato repubblicano.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!