Fed alza i tassi, Lazard AM: atteggiamento troppo aggressivo

La Fed alza i tassi

Al termine del Fomc la Federal Reserve ha alzato ieri sera per la seconda volta da inizio anno i tassi di interesse sui Fed Funds, portandoli dall’1,5-1,75% all’1,75-2%. La banca centrale americana, che ha anche rialzato le stime sulla crescita del Pil (+2,8%) e dell’inflazione (+2,1%) per 2018, prevede ora di ritoccare altre due volte i tassi entro fine anno, e quattro volte nel corso del 2019.

Lazard AM: 2% inflazione pare tetto massimo

Commentando la decisione Ronald Temple, Head of Us Equities presso Lazard Asset Management, ha sottolineato come nonostante le frequenti attestazioni che evidenziano un’nflazione vicina all’obiettivo simmetrico nel corso del ciclo, “il Fomc continua a considerare il 2% di inflazione come un massimale più che un obiettivo”.

Atteggiamento troppo aggressivo sui tassi

A questo punto del ciclo economico, tuttavia, secondo l’esperto di Lazard Asset Management sarebbe non solo “accettabile, ma in realtà auspicabile, superare in modo significativo l’obiettivo di inflazione del 2%”, mentre l’approccio della Fed ad oggi appare “probabilmente troppo aggressivo, nonostante il tocco apparentemente leggero”.

Wall Street in calo, avvio in rosso anche per Milano

Dopo la decisione Wall Street ha chiuso in calo col Dow Jones a -0,47%, l’S&P500 a -0,40% e il Nasdaq in rossso dello 0,11%, mentre le borse europee aprono in calo più deciso, con Piazza Affari che vede il Ftse Mib in ribasso dello 0,91% dopo i primi scambi. Sui listini del vecchio continente pesa infatti l’attesa per l’esito della riunione della Bce che potrebbe chiudersi con l’annuncio ufficiale del termine del programma di quantitative easing (QE), annuncio che però potrebbe anche essere dato a luglio o, meno probabilmente, a settembre.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!