Draghi (Bce) rompe gli indugi: stop al QE a fine anno, tassi stabili a lungo

Tassi fermi, il QE termina a fine anno

La Bce non tocca i tassi, che dunque come ampiamente previsto restano pari a 0% come tasso di riferimento, -0,40% sui depositi alla Bce, +0,25% sulle operazioni di rifinanziamento marginale, ma annuncia che il quantitative easing (QE), in scadenza a fine settembre, verrà sì prorogato di altri 3 mesi fino a fine anno, ma ad un ritmo ulteriormente rallentato da 30 a 15 miliardi di euro di acquisti di bond sul mercato al mese.

Bce continuerà a reinvestire bond in scadenza

Dal primo gennaio dell’anno prossimo gli acquisti si interromperanno, ma per un “esteso periodo di tempo” Eurotower continuerà a reinvestire i titoli in portafoglio in scadenza, tra cui i 356 miliardi di bond italiani che secondo un’analisi di Intesa Sanpaolo a quel punto l’istituto guidato da Mario Draghi si ritroverà in cassa, al fine di “mantenere favorevoli condizioni di liquidità e un elevato livello di accomodamento monetario”.

Nessun rialzo dei tassi per almeno 12 mesi, euro giù

Lo stesso Draghi ha anche precisato che i tassi sull’euro resteranno fermi almeno per i prossimi 12 mesi, dunque fino a tutta l’estate 2019, un dettaglio che indebolisce la valuta unica europea contro il dollaro (che invece sconta almeno altri 2 rialzi dei tassi entro fine anno dopo i due finora attuati, più altri quattro rialzi nel 2019), col cambio che scivola da 1,18 a 1,17.

Borse in ripresa, bond incerti

In ripresa le borse, perché secondo la Bce l’inflazione si sta muovendo verso l’obiettivo del 2%, scenario compatibile con una ulteriore espansione economica e dunque un incremento degli utili aziendali, mentre sul mercato obbligazionario rendimenti e spread tornano ad oscillare.

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