Wirecard insidia Deutsche Bank
Che le società fintech si preparassero a fare concorrenza alle banche tradizionali era evidente da tempo, che Wirecard potesse arrivare in pochi anni a valere più di un colosso come Deutsche Bank in borsa sembrava quasi impossibile ancora fino a pochi anni fa. Ma a 150 euro per azione, la capitalizzazione della società tedesca di sistemi di pagamento è ormai equivalente a 18 miliardi di euro, mentre quella del gruppo bancario a 9,5 euro per azione oscilla attorno ai 19,6 miliardi.
In 18 anni tutto è cambiato
Wirecard debuttò il 18 ottobre 2000 sul listino di Francoforte a soli 5 euro per azione (per chiudere poi a 5,2 euro). Rispetto ad allora chi avesse conservato il titolo in portafoglio avrebbe oggi guadagnato 30 volte il capitale investito, mentre Deutsche Bank quel giorno chiuse a 66,35 euro per azione (già in calo dai 68,14 euro di apertura) e dunque chi ha conservato il titolo in portafoglio ha da allora perso oltre l’85% del proprio investimento.
Su Wirecard piovono ordini d’acquisto
Non solo: ieri il titolo Wirecard era riuscito a toccare un massimo storico di 158,1 euro per azione prima di chiudere a 155,8 euro, chiudendo in rialzo la tredicesima seduta consecutiva. Un trend favorito dall’estensione della partnership con Visa annunciata il 5 giugno scorso e dall’Ipo del concorrente olandese Adyen i cui titoli sono raddoppiati di valore al termine del primo giorno di contrattazione, mercoledì 13 giugno scorso.