Eurozona, per i mercati vertice di Bruxelles è decisivo

Al via eurovertice di Bruxelles

Occhi puntati, anche dei mercati finanziari, sul summitt dei leader dell’eurozona che oggi e domani si riuniscono a Bruxelles per affrontare temi che vanno dall’agenda delle riforme per l’eurozona, alla crisi migratoria e alla Brexit. Come nota State Street, il meeting cade mentre il tema dei migranti e dei commerci internazionali “esacerbano le domande di riforma esistenziale che guideranno i membri dell’Unione europea insieme o separatamente”.

Summit importante per il futuro dell’eurozona

Per questo il summit di oggi e domani dovrebbe essere valutato in termini binari: “contribuisce ulteriormente alla coesione dell’Ue (e aiuta a resistere agli shock futuri) o farà avanzare le forze della frammentazione?” In questo contesto è importante secondo gli esperti di State Street capire “che tutti i diversi punti di tensione si intrecciano a livello europeo, ad esempio la riforma della zona euro, i migranti e i negoziati sulla Brexit”.

Come evolverà l’Esm?

Ogni tema vede contrapposti l’uno contro l’altro diversi paesi e così cresce la possibilità di trovare soluzioni a livello europeo o, al contrario, di incoraggiare i singoli stati nazionali a perseguire soluzioni individuali, cosa che finirebbe con l’indebolire ulteriormente la Ue. Quanto in particolare alle riforme dell’Eurozona, la discussione verte su come trasformare il Meccanismo europeo di stabilità (Esm) in un Fondo monetario internazionale (Fmi) europeo. Secondo State Street la gamma di strumenti finanziari disponibili per l’Esm dovrà essere ampliata per renderla credibile.

Ci sarà un bilancio unico per l’eurozona?

Inoltre l’Esm/Fmi dovrà agire come un fondo unico di risoluzione: “Mentre questa sarà un punto fermo per la tanto attesa unione bancaria europea, l’Unione stessa è lungi dall’essere compiuta. Uno dei principali problemi irrisolti è un programma di assicurazione sui depositi bancari” a livello europeo, difficile da definire per il diverso grado di esposizione ai crediti deteriorati dei singoli sistemi bancari nazionali, sicché eventuali passi in avanti su tale tema potrebbero costituire una sorpresa positiva per i mercati. Infine, “qualsiasi accordo sulla creazione di un nuovo bilancio unico per la zona euro (come propongono Francia e Germania, ndr) sarebbe un segnale forte verso una maggiore coesione” .

Una mancata intesa peserebbe sui mercati

Vi è una serie di proposte se questi fondi debbano essere destinati a rafforzare l’Esm/Fmi, a innalzare gli investimenti pubblici, a fornire un sostegno al bilancio anticiclico o ad integrare i benefici nazionali. Tuttavia, le dimensioni esatte, il mandato e i termini di tale budget sono meno rilevanti, poiché ogni nuova istituzione potrebbe facilmente evolvere nel tempo, come ha fatto l’Esm. Al contrario, “in questa fase, i mercati probabilmente vedrebbero la mancata progettazione di una forma di bilancio comune come una delusione”.

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