Startup non fa sempre rima con successo: chiude Mosaicoon

Mosaicoon chiude

Brutto colpo per l’ecosistema italiano delle startup: dopo oltre otto anni chiude Mosaicoon, ex startup palermitana che ha presentato istanza di fallimento e ha mandato a casa gli oltre 120 dipendenti. La notizia circolava a Palermo già da qualche giorno ma è stata ufficializzata alla stampa solo ieri. La società creata da Ugo Parodi Giusino, era arrivata a fatturare 3,5 milioni di euro l’anno nel 2015 entrando anche, nel gennaio 2017, nel programma Elite di Borsa Italiana.

Business model insostenibile

Il business di Mosaicoon consisteva nel creare contenuti digitali utilizzabili in campagne promozionali online potenzialmente virali, secondo il modello dello “sharing entertainment”, ma negli ultimi due anni la concorrenza crescente dei due colossi Google e Facebook ha gradualmente eroso la capacità dell’agenzia di crescere ulteriormente e così di rendere sostenibile il proprio modello di business.

Non sono bastati 12,2 milioni di finanziamenti

Nel progetto di Mosaicoon avevano creduto molti e qualificati investitori tra cui Vertis Venture, Atlante Venture Mezzogiorno e Rancilio Cube, tanto che la società era riuscita a raccogliere 12,2 milioni di euro di finanziamento di venture capital (l’ultimo round, da 8 milioni, venne chiuso nel maggio 2016), ma non è bastato, complici “alcuni errori” compiuti dalla società come ammesso dallo stesso Giusino, che non ha peraltro precisato quali siano stati i passi falsi fatali.

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