Oro reduce da periodo deludente
L’oro non è più un bene prezioso? Se lo chiede Raffaele Zenti, cofondatore di AdviseOnly e responsabile del Financial & Data Analysis Group, avvertendo che nonostante la performance negativa dell’ultimo periodo è ancora prematuro pensare che il metallo biondo abbia perso la tradizionale capacità di proteggere dai ribassi di borsa.
Correlazione con borse scarsa
Analizzando i dati storici, Zenti nota come non esista una relazione netta e forte tra oro e borsa: “insomma, i due mercati spesso si muovono con una certa indipendenza”, per di più “sia l’oro sia le borse sono piuttosto erratici, ed infatti entrambi hanno elevata volatilità: negli ultimi quarant’anni la volatilità annua è stata del 17,5% per la Borsa USA e del 19,7% per l’oro e non è poco”.
Bene rifugio in situazioni estreme
In compenso “nelle situazioni estreme c’è una certa correlazione” ossia quando la borsa va male, l’oro in media ha una performance positiva. Grazie alla sua bassa correlazione con la borsa, quando si parla di diversificazione dei rischi di portafoglio, specie quelli estremi, l’oro secondo Zenti ha ancora un ruolo, “che però non va sopravvalutato: non ci sono certezze di protezione. E soprattutto, l’ipotetica protezione dell’oro è estremamente volatile”.
Buon momento per comprare Etf sull’oro
Va però detto, conclude l’esperto di AdviseOnly, “che le odierne valutazioni relative dell’oro rispetto alle azioni mondiali sono piuttosto buone” e quindi per un investitore prudente che teme l’ipotesi di crolli delle quotazioni di borsa può essere un buon momento per comprare oro. Con un’ultima avvertenza: “evitate d’acquistare monete o lingotti, la cui capacità di smobilizzo è scarsissima (traduzione: per venderli è probabile che dobbiate offrire ampi e indesiderati sconti al compratore)”. I veicoli d’investimento più adatti al risparmiatore, per taglio minimo accessibile, facilità di negoziazione e buona liquidità, “sono gli Etf sull’oro, con sottostante fisico, mi raccomando”.