Banca Carige, investitori alla finestra in attesa di novità su governance e alleanze

Banca Carige immobile in borsa

Calma piatta attorno al titolo Banca Carige, che in borsa rimane inchiodato a 0,86 centesimi di euro per azione (il 61% abbondante in meno rispetto a 12 mesi fa), cui corrisponde una capitalizzazione di mercato inferiore ai 467 milioni di euro, dopo che anche Vittorio Malacalza, primo azionista col 20,6% del capitale e attuale presidente ad interim dopo le dimissioni a sorpresa di Giuseppe Tesauro, ha annunciato di volersi dimettere dalla carica di consigliere, come già fatto oltre che da Tesauro dagli “indipendenti” Stefano Lunardi e Francesca Balzani.

C’è maretta attorno a Fiorentino

Tra i motivi della propria scelta Malacalza ha menzionato divergenze sorte con l’attuale amministratore delegato Paolo Fiorentino, pur sottolineando la volontà di continuare a sostenere la banca tra i cui azionisti di recente si è notata una certa tensione: il finanziere Raffaele Mincione, socio al 5,4%, ha chiesto nei giorni scorsi la convocazione dell’assemblea per settembre per revocare l’attuale Cda e contestualmente nominarne uno nuovo, aggiungendo poi di voler dare un contributo alla banca e di essere pronto a sostenere eventuali progetti di aggregazione.

Tutti i soci si dicono pronti a sostenere la banca

Aldo Spinelli, socio con poco meno dell’1%, ha invece fatto sapere di essere preoccupato ma di giudicare positivamente che Malacalza voglia andare avanti, augurandosi “che ci sia la pace, che si ricomponga il Cda per sostituire i consiglieri usciti e nominare Giuseppe Pericu come presidente, una persona molto equilibrata e molto a conoscenza della realtà imprenditoriale ligure”. Pericu, il cui nome era circolato negli scorsi giorni come papabile per la presidenza, non sembrerebbe tuttavia in lizza.

A inizio agosto si decide sul rinnovo del Cda

I prossimi passi dovrebbero vedere il Cda fissato per il prossimo 3 agosto (per l’approvazione della semestrale) deliberare in merito all’eventuale convocazione dell’assemblea in settembre, come chiesto da Mincione, richiesta che era arrivata oltre i termini necessari per integrare l’ordine del giorno del Cda tenutosi lo scorso 10 luglio.

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