Mercato obbligazionario rischia di surriscaldarsi per T. Rowe Price

T. Rowe Price, obbligazionario a rischio

Esiste un rischio di surriscaldamento del mercato obbligazionario? Sì, secondo Arif Husain, Head of International Fixed Income presso T. Rowe Price, che nota come l’era delle politiche “ultra accomodanti” sia giunta ormai al termine e il trend prevalente è ora per tassi globali più elevati e “sono attesi ulteriori inasprimenti monetari nella seconda metà dell’anno”.

In arrivo nuovi rialzi dei tassi ufficiali

La Federal Reserve infatti dovrebbe aumentare i tassi per altre due volte nel 2018. Secondo Husain, inoltre, è possibile che anche la banca centrale del Canada alzi i tassi per la terza volta quest’anno e anche la Bank of England potrebbe riprendere il ciclo di inasprimento monetario, dopo essersi presa del tempo per valutare l’impatto della mossa dello scorso novembre, la prima da un decennio. Infine, la Svezia, dove le pressioni inflazionistiche stanno aumentando, è emersa come un altro paese candidato a ritoccare al rialzo i tassi.

Mercati emergenti coinvolti nel rialzo dei tassi

A sua volta, questo generale inasprimento delle condizioni finanziarie ha avuto un impatto sui mercati emergenti, dove diverse banche centrali hanno reagito per rispondere alla combinazione tra deprezzamento delle valute e pressioni inflazionistiche a livello domestico. A giugno, Messico, Turchia, India, Filippine, Repubblica Ceca e Indonesia hanno tutti alzato i tassi di interesse ed è probabile che nel secondo semestre altri paesi emergenti seguano questa strada.

Anche il credito va surriscaldandosi negli Usa

Si notano anche segnali di surriscaldamento sui mercati del credito. L’attività di fusione e acquisizione è aumentata ancora e il 2018 si appresta a diventare un anno da record per le acquisizioni negli Usa. Tutto questo in un momento in cui i timori di un’eccessiva offerta sul fronte delle emissioni e di eccessivi livelli delle valutazioni hanno pesato sui prezzi dei bond corporate investment grade. L’appetito degli investitori per le obbligazioni societarie si è attenuato di recente, come dimostrato dalle nuove emissioni a sconto.

Bond di buona qualità hanno sottoperformato

Ancora più sorprendente, nota l’esperto di T. Rowe Price, è stata quest’anno negli Usa la sottoperformance dei bond con rating A rispetto a quelli con rating BBB, fattore che ha creato l’opportunità di entrare su bond di qualità più elevata con premi più attraenti. “Questo contesto potrebbe anche generare la possibilità di ridurre l’esposizione al rischio del credito del comparto corporate per aumentarla invece su Mbs emessi da agenzie governative federali Usa”.

Opportunità nei mutui a breve termine

“Nonostante i prezzi delle case statunitensi abbiano superato la crescita dei redditi disponibili negli ultimi due anni – conclude Husain – la situazione rimane relativamente buona, con i dati che segnalano che il debito medio delle famiglie è sui minimi dalla crisi finanziaria. La curva dei tassi swap rende la detenzione di mutui ipotecari di agenzie con cedole più elevate e duration più brevi molto attraente e con un profilo di rischio/rendimento migliore rispetto ai bond corporate investment grade”.

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