Degroof Petercam AM: investire in tecnologia? Solo curando selezione titoli

Tecnologia sotto attacco da più fronti

Le aziende tecnologiche “stanno subendo attacchi senza precedenti provenienti da più fronti” come nota Quirien Lemey, Senior portfolio manager di Degroof Petercam AM. Il più grande di essi, secondo Lemey, “nasce nel mondo politico, in cui le autorità di regolamentazione e i governi esercitano una pesante pressione sulle grandi aziende tecnologiche. In secondo luogo, le azioni delle società tech “risentono dei nervosismi degli investitori sul fronte delle valutazioni. Infine, la guerra commerciale globale, il terzo fronte”. Una cosa è certa, per Lemey: “tutto questo dimostra quanto la tecnologia sia diventata importante nella nostra vita quotidiana”. Guardando ai singoli punti, il fronte politico appare per lo più schierato contro i grandi gruppi, i “Faang” (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google) e ancor più contro i “Bat” (Baidu, Alibaba e Tencent).

Degroof Petercam AM: Silicon Valley cambi atteggiamento

Sul fronte regolamentare, aggiunge l’esperto di Degroof Petercam AM, “è sotto gli occhi di tutti che i giganti della tecnologia sono soggetti a un crescente controllo da parte di numerosi enti regolatori europei, come riflesso di una generale preoccupazione in Europa sull’influenza esercitata dai gruppi statunitensi, leader nei settori della tecnologia e di internet”. Questa guerra non finirà presto e continuerà anche nei prossimi anni, con molte cause legali, multe, nuovi regolamenti e tweet di Trump a venire. “Crediamo che la Silicon Valley abbia bisogno di cambiare il suo atteggiamento di indifferenza e di essere più umile. Potrebbe essere opportuno smettere di ignorare le preoccupazioni in materia di privacy e adottare un approccio più cooperativo nei confronti delle autorità di regolamentazione europee. Non fraintendete – precisa tuttavia il gestore – crediamo che i gruppi tecnologici potrebbero uscirne più forti di prima. Non dimenticate che una maggiore regolamentazione crea spesso maggiori barriere all’ingresso”.

Lo stock-picking può fare la differenza

Quanto alle valutazioni, nonostante un Nasdaq tornato sui massimi storici e non meno di 30 Ipo tecnologiche da inizio anno a Wall Street, “non si può parlare genericamente di valutazione del settore tecnologico. Ci sono sotto-settori molto costosi, così come sotto-settori prezzati a sconto”. In questo caso dunque un approccio “stock-picking” può fare la differenza. Inoltre, la tecnologia in generale e alcuni di questi sotto-settori in particolare, rappresentano uno dei segmenti di mercato ad alta generazione di liquidità, il cui maggiore premio al rischio è quindi più che giustificato. Infine, pur non trovandoci ancora di fronte a una vera guerra commerciale, le tensioni stanno aumentando e la situazione sembra aggravarsi per quanto riguarda quella che la Casa Bianca ha definito “l’aggressione economica” della Cina e la tecnologia è una delle ragioni più importanti di questa situazione.

Approccio diversificato improntato alla gestione attiva

Con la tecnologia sotto attacco da parte dei regolatori di tutto il mondo, valutazioni in aumento e una guerra commerciale che incombe a detrimento delle aziende tech, “dovremmo investire nella tecnologia?” si chiede Lemey? Il settore tecnologico, nota il gestore, resta “uno dei migliori settori in cui investire nel lungo periodo, in quanto l’innovazione è elevata e alla base vi sono fattori strutturali di crescita. Tuttavia, è necessaria un’attenta selezione iniziale, un’adeguata e approfondita verifica e molta attività di ricerca”. Conclusione: gli uomini di Degroof Petercam AM sconsigliano di puntare “grosse scommesse su singole aziende tecnologiche”, ma ritengono “decisamente più appropriato diversificare e mantenere un approccio di gestione attivo”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!