Mediobanca, conti solidi e dividendo in crescita ma il titolo non decolla

Mediobanca annuncia conti solidi

Conti “solidi” che piacciono agli analisti (come nel caso di Deutsche Bank che subito conferma il proprio “buy”, acquistare, con target price a 11,8 euro) ma che non evitano a Mediobanca di perdere quota a Piazza Affari, dove il titolo scivola sotto gli 8,7 euro per azione in tarda mattinata nonostante dati apparsi in linea, ma con una migliore qualità, rispetto alle attese di mercato.

Utile in crescita del 15,2% nel 2017/2018

Mediobanca ha chiuso l’esercizio 2017/18 con un utile netto in crescita del 15,2% rispetto all’esercizio precedente a 863,9 milioni di euro, a fronte di un margine d’intermediazione salito del 10,2% a 2,419 miliardi. Il margine d’interesse è invece cresciuto del 5,6% a 1,359 miliardi, con la voce “commissioni e altri proventi netti” che migliora del 19,1% a 622,2 milioni. Il risultato operativo è a sua volta salito del 24% a 1,057 miliardi, sui “massimi livelli storici” come sottolinea una nota societaria.

Sofferenze nette pesano appena lo 0,35% degli impieghi

Le sofferenze nette si sono ridotte a 141,5 milioni pari allo 0,35% degli impieghi totali, i quali sono invece aumentati del 7,7% a 41,1 miliardi. La raccolta è rimasta stabile a 48,9 miliardi. Quanto agli indicatori patrimoniali, il Cet1 è salito al 14,2% (dal 13,3%), mentre il Total Capital ratio ha toccato il 18,1% (dal 16,9%); l’introduzione dei principi Ifrs9 a partire da luglio, sottolinea la nota di Mediobanca, comporterà una riduzione “molto contenuta” degli indici stessi.

Sale il dividendo, Cda proporrà nuovo buyback

Grazie a questi risultati Mediobanca ha deciso di proporre ai soci la distribuzione di una cedola unitaria di 0,47 euro, in crescita del 27% rispetto al dividendo dello scorso anno, con un payout ratio che sale così dal 43% al 48%. Alla prossima assemblea dei soci in calendario il 27 ottobre, il Cda chiederà anche di poter comprare fino al 3% di azioni proprie, da utilizzare per eventuali operazioni di fusione e acquisizione o al servizio di piani di compensi basati su strumenti finanziari.

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