Mps, scattano prese di profitto
Mps in calo di quasi il 2% al di sotto dei 2,61 euro per azione a Piazza Affari, quando manca circa un’ora e mezza al termine della seduta regolare e sono stati già scambiati oltre un milione di pezzi. L’istituto senese, in cui lo stato mantiene una partecipazione del 68,247%, sta proseguendo nella sua strategia di de-risking, preparandosi a cedere un portafoglio da 300-400 milioni di “unlikely to pay” (sofferenze probabili, ndr), composto da circa una dozzina di posizioni secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa italiana.
Morelli prova ad accelerare de-risking
Due in particolare le ipotesi al vaglio di Marco Morelli: una vendita in blocco, allo scopo di velocizzare il processo rispetto alle dismissioni di singoli pacchetti finora eseguite per cercare di spuntare il migliore prezzo possibile, con una parallela cessione di un portafoglio da oltre 2 miliardi di crediti deteriorati (unlikely to pay e crediti in leasing) della controllata Mps Leasing & Factoring, rimasti esclusi dalla maxi cartolarizzazione da 24,1 miliardi, o la cessione della stessa Mps Leasing & Factoring, che possiede anche una licenza bancaria.
Due ipotesi da valutare in base alle offerte
Per il momento non sarebbe stata presa alcuna decisione definitiva, in attesa di valutare la consistenza delle offerte che potranno arrivare dai principali operatori del settore potenzialmente interessati all’operazione. Così dopo una ulteriore apertura positiva il titolo, che nelle precedenti cinque sedute ha recuperato poco meno dell’11%, vede scattare qualche presa di profitto che riduce il rimbalzo settimanale.