Scommessa sbagliata su future bitcoin fa saltare trader su OKEx

Rumor: salta un trader di future su Bitcoin

Prima o poi doveva capitare: una scommessa sbagliata, trascinata per troppo tempo nella speranza che il mercato alla fine cambiasse, ha lasciato un trader di future sui Bitcoin non in grado di coprire le proprie perdite, cosa che mette a rischio le controparti coinvolte e minacciadi intaccare la fiducia in uno dei più grandi siti di criptovaluta al mondo.

Posizione lunga da 460 milioni di dollari su OKEx

La perdita sarebbe emersa su una posizione “lunga” di Bitcoin del valore di 460 milioni di dollari su OKEx, un sito di trading online di criptovalute di Hong Kong (il quarto maggiore listino online di criptovalute al mondo secondo i dati di Coinmarketcap.com), come ha rivelato una “persona a conoscenza dei fatti” citata dall’agenzia Bloomberg.

C’era tempo sino alle 16.00 odierne per chiudere il caso

OKEx si sarebbe già mossa per liquidare la posizione, ma da inizio settimana non è stato ancora in grado di coprire il deficit del trader complice il nuovo ribasso dei Bitcoin. Il termine ultimo erano le 16.00 odierne di Hong Kong (le 10.00 ora italiana): se entro tale termine il deficit non fosse stato ridotto entro le dimensioni del fondo di garanzia di OKex, le perdite avrebbero potuto essere spalmate sui trader di future che hanno profitti non liquidati su OKEx, in linea con le clausole di “claw-back” previste da OKEx.

Rischio sistemico sembra limitato

Come andrà a finire lo si saprà nelle prossime ore o giorni: secondo la fonte citata da Bloomberg, OKEx non si attende comunque che il problema influenzi la capacità di operare del listino online. Il rischio “sistemico” sarebbe dunque minimo, ma a seconda di come OKEx gestirà la cosa potrebbero esservi riflessi sulla fiducia del mercato nei listini di criptovalute e nelle criptovalute stesse. OKEx prima di consentire ai trader di operare (con una leva massima pari a 20) richiede il superamento di un quiz relativo alle regole di funzionamento degli scambi e alle clausole contrattuali. Basterà a evitare brutte sorprese?

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