Ubi Banca, utile semestrale normalizzato sui massimi del decennio

Ubi Banca torna a salire dopo la trimestrale

Ubi Banca in rialzo del 2,6% in un listino di Milano che dopo una mattinata complicata, complice l’ulteriore allargarsi dello spread Btp-Bund fino ad un picco del 2,7%, ora torna a salire di quasi un punto, anche grazie ad alcuni risultati trimestrali migliori delle attese come proprio quelli di Ubi Banca, che chiude il primo semestre dell’anno con un utile contabile di 208,9 milioni (da notare che dal primo aprile i risultati consolidati comprendono quelli delle tre acquisite Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti).

Utile al netto di poste non ricorrenti su massimi decennali

L’utile al netto delle poste non ricorrenti è risultato pari a 222,1 milioni di euro (+70,9% su base annua) e rappresenta il miglior risultato degli ultimi 10 anni, a conferma che la crisi è ormai alle spalle. In leggero rallentamento i risultati del solo secondo trimestre, con un utile di 101,1 milioni (contro i 121 milioni dei primi tre mesi dell’anno). Sempre nel secondo trimestre sono state iscritte rettifiche di valore nette per deterioramento crediti per 140,5 milioni di euro, rispetto ai 117,7 milioni del primo trimestre. Al 30 giugno i crediti netti verso la clientela erano pari a 91,3 miliardi complessivi, rispetto ai 91,6 del 31 marzo scorso.

Crescono crediti “in bonis”, calano Npl

Di questi i crediti netti “in bonis” erano pari a 84,2 miliardi (83,5 miliardi a inizio anno), mentre i crediti deteriorati sono calati da 7,38 miliardi di fine marzo a 7,14 miliardi, a fronte di uno stock di crediti deteriorati lordi totali di 12.008 milioni (contro i 12.379 del 31 marzo 2018 e i 12.414 milioni di inizio anno). L’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti lordi cala così al 12,41% dal 12,74% del 31 marzo scorso (e al 12,85% di inizio 2018).

Completata cartolarizzazione Npl da 2,75 miliardi

Ieri in tarda serata Ubi Banca ha inoltre annunciato la conclusione della cartolarizzazione di un portafoglio di Npl per 2,75 miliardi di euro lordi (dunque meno dei 3-4 miliardi che il mercato si attendeva da qualche mese), composto in prevalenza da crediti “unsecured” (53,4%). L’istituto ha anche aggiunto che tra fine anno e inizio 2019 cederà un ulteriore portafoglio di Npl che si prevede sarà composto per il 90% da crediti “unsecured”, per un ammontare complessivo inferiore al portafoglio appena cartolarizzato e che non sarà oggetto di cartolarizzazione. Ubi Banca porta a far calare il peso dei crediti deteriorati lordi al di sotto del 10% dei crediti totali entro fine 2019/inizio 2020. Dopo questa operazione il rapporto dovrebbe già calare a circa l’11,3%.

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