Banco Bpm cade dopo trimestrale, Unicredit attende fiduciosa

Credit Agricole batte le attese

Trimestrale che batte le attese da parte di Credit Agricole, che ha chiuso il secondo trimestre del 2018 con un utile netto di 1,44 miliardi di euro, in crescita del 6,4% su base annua, superando le attese di consenso che oscillavano attorno 1,04 miliardi. Al netto delle poste straordinarie, l’utile netto è salito del 19% a 1,42 miliardi segnando i miglior risultato trimestrale da quando Credit Agricole è quotata (a fine 2011).

Banco Bpm crolla dopo trimestrale

Venerdì sono stati annunciati risultati sopra le attese anche da parte di Ubi Banca, mentre hanno deluso i dati di Banco Bpm (in particolare per quanto riguarda l’andamento delle commissioni), tanto che broker come Kepler Cheuvreux hanno tagliato il giudizio. La reazione del mercato non si fa attendere, col titolo Banco Bpm che a Piazza Affari inizia la settimana con un calo attorno al 9% a 2,277 euro per azione dopo che sono passati di mano i primi 14 milioni di pezzi tra scambi frenetici.

Unicredit si lascia vicenda “cashes” alle spalle

C’è attesa anche per la trimestrale di Unicredit, attesa in giornata: per ora il titolo oscilla poco sopra la chiusura di venerdì a 14,43 euro per azione, dopo che in una nota l’istituto ha fatto sapere di aver chiesto un risarcimento di 90 milioni a Caius Capital in conseguenza delle iniziative assunte negli ultimi mesi dallo stesso e dai suoi fondi sul tema dei “cashes” e della relativa contabilizzazione, tema su cui negli scorsi giorni l’Eba ha dato ragione alla banca chiudendo così la vicenda.

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