Hedge Invest: stiamo entrando nella fase finale del mercato toro

Il toro sta per concludere la sua corsa?

Il 2018 finora è stato un anno molto volatile e difficile, soprattutto per il mercato del credito e del reddito fisso. In questo contesto è però ancora possibile trovare opportunità eccezionali secondo Filippo Lanza, gestore del fondo HI Numen Credit di Hedge Invest Sgr. “La nostra visione è che stiamo entrando nella fase finale del mega mercato rialzista degli ultimi anni, spinto fortissimamente dall’azione delle banche centrali e da tutta una serie di driver, come la stabilità politica internazionale e lo sviluppo tecnologico” spiega Lanza.

Fattori positivi iniziano a venire meno

Ora questi fattori stanno iniziando a venire meno: “le banche centrali hanno iniziato a ridurre gli stimoli, la stabilità politica viene messa in discussione dalle crescenti tensioni geopolitiche e commerciali e sul fronte tecnologico sta aumentando esponenzialmente la competizione internazionale. A tutto ciò si aggiunge un enorme problema di liquidità”. Pertanto Lanza prevede di assistere nel corso dei prossimi 3-9 mesi “a correzioni molto significative, sia sul mercato azionario che su quello del credito”.

Seconda parte dell’anno meno euforica

L’euforia del mercato a luglio ci ha stupito, a fronte dell’irrigidimento commerciale tra Cina e Stati Uniti e di alcuni episodi negativi sia su operazioni di fusione e acquisizione sia sull’attesa redditività futura di alcuni giganti tecnologici (vedi Facebook)”, aggiunge il gestore di Hedge Invest che da qui a fine anno si aspetta “un’inversione di marcia, anche alla luce della probabilità tangibile di inasprimento delle problematiche dell’Eurozona, dove le valutazioni sono storicamente molto elevate”.

Molti appuntamenti critici in calendario

In calendario, infatti, ci attendono degli appuntamenti come la definizione della legge di bilancio in Italia tra settembre e ottobre e le elezioni europee a maggio 2019 che potrebbero portare ad un allargamento degli spread della periferia e a forte tensione anche sugli spread dei bond corporate europei, “con movimenti molto forti”. Altro fattore da monitorare sono gli sviluppi della Brexit: “di recente il segretario al commercio britannico, Liam Fox, ha dichiarato che le probabilità di un “no deal” sono ora più elevate rispetto all’eventualità di trovare un accordo” e nel Parlamento britannico non sembra esservi una maggioranza in grado di trovare un compromesso, mentre le opzioni considerate come accettabili da Londra non incontrano il sostegno e l’interesse dell’Europa.

Occhio anche all’atteggiamento degli Usa

L’atteggiamento politico degli Stati Uniti rappresenta un ulteriore elemento di criticità, “sia per le alleanze militari strategiche, sia per la guerra commerciale con la Cina”. Le tensioni tra i due paesi nota Lanza non riguardano solo Trump e la sua propaganda politica: “è uno scontro tra il più grande paese emergente e il più grande paese sviluppato, che non può essere considerato come una vicenda temporanea. Non è detto che ci sarà un’escalation nel breve periodo, ma se le cose dovessero sfuggire di mano, allora la reazione dei mercati potrebbe essere importante, con un forte selloff sui Treasury e/o una forte svalutazione del reminbi”.

Monitorare trend tecnologico

L’ultimo trend molto rilevante è quello tecnologico: il ruolo della tecnologia è mutato, passando da un “cost reduction” a un “revenue reduction”. In altre parole, sottolinea l’esperto di Hedge Invest, “l’adozione della tecnologia rischia in molti casi di ridurre i fatturati perchè c’è moltissima competizione, o da parte di start up innovative, o da parte di società molto solide in determinati settori che sfruttano la tecnologia per penetrare nuovi comparti. Questi progressi tecnologici porteranno necessariamente a un’intensificazione delle fusioni e acquisizioni, e a un riprezzamento del debito delle società molto levereggiate”.

E’ tempo di operare con cautela e opportunismo

Per questo, conclude Lanza, è “indispensabile essere molto cauti e adottare posizionamenti molto opportunistici”, ad esempio operando con opzioni put su diversi asset rischiosi “per sfruttare il verificarsi di situazioni di grande drammaticità e quindi aumento della volatilità nei prossimi mesi”. Detto questo, “le correzioni potrebbero essere estremamente rapide, anche per i problemi di illiquidità strutturale del mercato, e ci aspettiamo che generino opportunità interessanti per aprire successivamente posizioni lunghe”.

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